martedì, Gennaio 14, 2025

Amazon continua ad aumentare la rete di magazzini in Italia, anche se non esclude tagli

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Aggiustamenti”. Mariangela Marseglia, direttrice generale di Amazon in Italia, all’agenzia stampa Ansa non ha escluso che l’onda lunga dei 10mila licenziamenti annunciati negli Stati Uniti dal colosso dell’ecommerce possa lambire anche il Belpaese. Dove oggi la multinazionale fondata da Jeff Bezos arruola 17mila persone. La numero uno della filiale italiana ha parlato di un “processo di verifica generale anche per il nuovo contesto economico che potrebbe sfociare” nei primi mesi 2023 “in aggiustamenti, che nel caso non saranno indiscriminati“. 

D’altronde, 2020 e 2021 sono stati anni di galoppata forsennata per il mondo dell’ecommerce. Nel biennio Amazon ha raddoppiato la sua rete di magazzini in Italia, tagliando il nastro di 28 nuove strutture e arrivando a quota 51 impianti. Negli ultimi mesi, invece, il ritmo è rallentato. Nel 2022 il colosso dell’ecommerce ha piantato solo tre nuove bandierine lungo lo Stivale. Alessandria, San Salvo (provincia di Chieti) e Ardea, alle porte di Roma: sono queste le tre località dove nel corso dell’ultimo anno la multinazionale del commercio elettronico ha aperto i suoi magazzini, portandoli a 54, come mostra la mappa sottostante.

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La rete di magazzini

Non si tratta di investimenti di poco conto. Ad Ardea e San Salvo Amazon ha aperto centri di distribuzione, che nel lessico di Amazon sono gli impianti più grandi della sua rete logistica. I gangli che ricevono e smistano merci ai punti di distribuzione più piccoli. Per intenderci, siamo nell’ordine di grandezza dell'”astronave” di Castel San Giovanni, il primo magazzino aperto da Amazon in Italia nel 2011. Quello abruzzese, realizzato dal gruppo P3 (che ha sviluppato anche l’ultimo magazzino in Lazio), è più il grande della rete Amazon nel centro e sud Italia: 190mila metri quadri, come ricorda Il Sole 24 Ore.

Oggi in Italia la rete del gigante dell’ecommerce ha raggiunto i 54 magazzini, tra centri di distribuzione, centri urbani, centri e depositi di smistamento. Con un’espansione che punteggia di impianti il nord Italia, specie in Veneto e Piemonte, e ha consolidato a Roma e in Abruzzo i due punti nevralgici per il centro sud. A questa rete nelle ultime settimane si sono aggiunti i primi micro-depositi urbani, a Milano, Bologna, Napoli e Genova. Strutture pensate per coprire l’ultimo miglio delle consegne, specie in centro città, che tuttavia non sono magazzini a tutti gli effetti e spesso sono collocati all’interno degli impianti più grandi, tanto da non comparire sulla mappa.

Secondo un rapporto interno visionato dal New York Times, si prevedono fino a 10mila esuberi, sopratutto nelle aree risorse umane, retail e sviluppo di nuovi device

Pacchi e lavoro

Quella di Amazon è una posizione di dominio nel settore dell’ecommerce e delle consegne anche in Italia. Tanto che lo scorso anno l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha sanzionato il gruppo per 1,128 miliardi di euro per abuso di posizione dominante, poiché avrebbe favorito i venditori che usavano i suoi servizi di logistica a dispetto degli altri. E l’azienda è cresciuta anche su altri fronti, come i data center di Amazon web services, arrivando a totalizzare una forza lavoro di 17mila persone e 60 strutture, tra cui il quartier generale di Milano o il call center clienti di Cagliari.

Tuttavia la stagione più ricca dell’anno per Amazon, quella del Black Friday, si interseca alle strategie di riorganizzazione immaginate a Seattle. All’Ansa il gruppo ha fatto sapere che “dato l’attuale contesto macroeconomico, e considerando la rapida crescita in termini di assunzioni che abbiamo vissuto per diversi anni, alcuni team necessitano di una riorganizzazione. Ciò, in alcuni casi, significa che determinati ruoli non sono purtroppo più necessari. Non prendiamo queste decisioni alla leggera e stiamo lavorando per supportare tutti i dipendenti impattati”.

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