martedì, Marzo 19, 2024

Wired Trends, le tendenze del futuro della mobilità nel 2023

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Dai Global Trends emerge una chiara complessità: come individui abbiamo atteggiamenti diversi riguardo a singoli temi: tendiamo ad avere diverse opinioni”. Nicola Neri, amministratore delegato di Ipsos Italia, apre gli incontri di Wired Trends 2023, l’appuntamento di Wired Italia sulle tendenze e le previsioni dell’anno che verrà, con alcuni dati del report Global Trends Study 2023 condotto su 40mila persone in oltre 50 paesi del mondo, che rappresentano 87% del Pil globale, nei mesi di settembre e ottobre. “I trends sono come una fotografia: ci aiutano a capire cosa succede nella nostra società civile, quali sono le trasformazioni, come cambiano i mercati, gli atteggiamenti, le paure – continua Neri -. Molte persone si battono per l’ambiente, ma poi fanno fatica a ridurre il consumo di carne nella vita di tutti i giorni. Sono atteggiamenti che possono coesistere all’interno della stessa persona e della società. Per questo c’è la necessità di trovare poli-soluzioni: non ne basta una sola, e questo rende molto più sfidante il lavoro”. Secondo quanto emerso dal report, infatti, il 72% delle persone pensa che il governo faccia troppo poco prendersi cura dei cittadini e il 63% è convinto che sarebbe meglio un leader più forte. Il 74%, invece, pensa che il suo paese sia accogliente, anche se preferirebbe che fosse abitato solo da suoi connazionali. 

Anche sulla crisi ambientale i dati hanno sottolineato la coesistenza di opinioni contrastanti: il 78% degli intervistati sostiene che per non andare incontro a un disastro ambientale è necessario cambiare il proprio modo di vivere, eppure il 55% è convinto che gli scienziati non sappiano di cosa parlano quando si occupano di ambiente. L’80% pensa che in futuro sarà inevitabile dover rinunciare alla propria privacy a causa della tecnologia, mentre il 59% pensa che la tecnologia stia distruggendo la vita delle persone. Nonostante ciò, il 75% dichiara di non riuscire a farne a meno. Questi dati, secondo Neri, portano a riflettere sul ruolo delle aziende nel mondo: il 53% delle persone è disposto a spendere di più per un brand con un’immagine che gli piace, mentre il 63% preferisce acquistare prodotti da brand che hanno a cuore la sostenibilità ed è disposto a spendere di più.

I dati sul futuro della mobilità

Sulle nuove tendenze della mobilità e del trasporto pubblico e privato è intervenuta a Wired Trends 2023 Chiara Ferrari, lead di Ipsos Public Affairs, che ha presentato alcuni dati raccolti anche grazie all’Osservatorio sulla mobilità di Legambiente. “La mobilità è un diritto elementare: questi dati dovrebbero servire ai policy maker per ragionare sugli interventi che devono essere messi in atto. Le grandi aree metropolitane sono un laboratorio su cui possiamo sperimentare e da cui possiamo imparare“, ricorda Ferrari. Il report mette a confronto le maggiori città italiane, quali Milano, Torino, Roma e Napoli, con quelle europee. Quello che emerge è che, per esempio, mentre l’aria pulita di Helsinki raggiunge la percentuale del 72%, a Torino non supera il 33%. La percentuale di piste ciclabili sul totale della rete stradale a Napoli è del’1,5%, a Torino e Milano raggiunge il 6-7%, mentre a Roma è del 2,3% a Roma, contro il 26% di Amsterdam. 

In Italia la percentuale di suolo occupato dal traffico raggiunge il 35%, il 58% di Milano contro il 42% di Roma. La percentuale di suolo occupato dai parcheggi in doppia fila raggiunge il 34% a Torino, il 32% a Milano, il 25% a Roma e il 28% a Napoli. Per quanto riguarda i servizi di Mobility as a service (Maas), ovvero la piattaforma digitale per pianificare gli spostamenti che permette di accedere a vari servizi di sharing e di trasporto publico, il 18% dei cittadini milanesi e napoletani è a conoscenza di questo servizio, contro il 13% e il 16% di Torino e di Roma, mentre in tutta Italia il 37% pensa che sia un cambiamento inevitabile nel modo di vivere i trasporti. 

Innovazione dei trasporti e digitale

L’innovazione del trasporto pubblico può avvenire solo grazie all’impiego del digitale. Per questo motivo, Maas si propone di rendere il trasporto più accessibile al cittadino grazie a un’interfaccia unica. “Il lavoro è legato agli spostamenti, dobbiamo fare i conti con una mobilità sempre più difficile da ‘matchare’ con i servizi fondamentali – interviene Gabriele Grea, docente di economia e gestione della mobilità urbana e di smart city, mobilità intelligente e sostenibile alla Bocconi nell’ambito nel master in Economia e management delle infrastrutture e trasporti (Memit). – Ci si muove con orari e per motivazioni differenti. In questo contesto è inevitabile che il sistema tradizionale pensato per flussi tradizionali debba essere rivisto. Dobbiamo fiancheggiare questo cambiamento, in termini di maggiore flessibilità”. 

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