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A proposito di come Jonathan Kasdan, showrunner della serie abbia aiutato gli attori più giovani a capire e interpretare i rispettivi ruoli, Kellyman, Bamber e Patel hanno commentato: “Jon è stato molto esaustivo nello spiegare ciò che voleva dai personaggi e per qualsiasi domanda è stato molto disponibile. Ci ha anche fatto vedere un sacco di film, una vera e propria lista. The Breakfast Club è uno di quelli che mi è rimasto impresso. E La storia fantastica.” ha commentato la prima. “Jon mi ha fatto vedere un film su un pittore per farmi capire come funziona il processo creativo di un artista. È stata una vera e propria fonte di ispirazione per me” ha confessato la Bamber (vedendo la serie capirete). Amar si è invece ispirato a un classico del cinema: “Stavo cercando di incanalare il disordine e il caos di Boorman. Una delle maggiori ispirazioni è stato Toshiro Mifune, un attore giapponese che ha recitato in I sette samurai. È un personaggio sporco, disordinato, usa la spada e va in giro con fare spavaldo, ma cerca anche di essere un eroe.”
Tutti e tre regalano buone prove attoriali e tutti hanno dovuto anche dare prova di agilità e prodezza fisica perché in Willow pullulano lotte e inseguimenti disseminati lungo un percorso irto di ostacoli e situazioni pericolose che accelerano il ritmo quando questo non rallenta per soffermarsi sul processo di maturazione di ciascun personaggio. Ognuno di loro ha partecipato infatti a un bootcamp che ha insegnato loro a tirar di scherma, cavalcare e… manovrare bacchette magiche, ma pensando più a divertirsi che ad allenarsi. “Il nostro stunt coordinator ha suddiviso la palestra con pareti di cartone” ha spiegato Amar. “Per noi attori erano come caramelle per bambini: non importava chi si stesse allenando, c’era sempre qualcuno che si lanciava contro un pannello e finiva dall’altra parte. Lo abbiamo fatto così tante volte, era troppo divertente” ci ha confessato. Rimane tuttavia il sospetto che a divertirsi più di loro sarà il pubblico, perché Willow è incantevole.