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Il sito della Vaticano è stato offline per alcune ore nella giornata di ieri (30 novembre), apparentemente colpito da un attacco ddos. “Stiamo conducendo accertamenti tecnici per via di un numero anomalo di accessi al sito”, ha fatto sapere un portavoce dell’ufficio stampa della Santa Sede, citato da Reuters.
Il presunto attacco è arrivato solo pochi giorni dopo che il Papa ha condannato pubblicamente le violenze russe in Ucraina. Lunedì è stata pubblicata una sua intervista su un giornale gesuita, America Magazine, in cui il Pontefice ha esplicitamente indicato la Russia come stato invasore. “Certamente, chi invade è lo Stato russo. Questo è molto chiaro”, ha detto nel corso della conversazione con gli editor della rivista. Non si è fatta attendere la risposta di Mosca: l’ambasciatore del Cremlino presso il Vaticano ha espresso la sua indignazione per i commenti di Bergoglio, aggiungendo che “nulla può far vacillare la coesione e l’unità del popolo multinazionale russo”, riporta l’agenzia di stampa RIA Novosti.
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Un attacco ddos, acronimo di distributed denial of service è un tipo di attacco informatico che mira a mettere fuori uso un server inondadolo di richieste. Un attacco analogo è stato condotto la scorsa settimana al Parlamento Europeo, subito dopo che aveva votato una risoluzione che definiva la Russia uno stato “sponsor del terrorismo”. L’attacco era stato rivendicato dalla cybergang filo – russa Killnet.
Al momento il sito è funzionante. Non ci sono rivendicazioni del presunto attacco.