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Non succedeva dal 2009: all’epoca la curva dell’influenza toccò il suo picco nella settimana 45, ovvero tra il 2 e l’8 novembre, con un’incidenza intorno ai 13 casi per mille persone assistite. Più o meno gli stessi livelli registrati nella settimana 47 del 2022, ovvero tra il 21 e il 27 novembre. Con la differenza che non è detto che l’attuale curva dell’influenza abbia raggiunto il picco.
Bisognerà attendere ancora un po’, insomma, per dire se oltre a essere arrivata in anticipo, l’ondata di influenza che sta colpendo il nostro paese sarà peggiore di quelle registrate in passato. Il record tra il 2017 ed il 2018, quando si arrivò a sfiorare i 15 casi ogni mille persone visitate dai medici di base. Di sicuro, sono già stati superati i livelli delle ultime due stagioni: nel 2020 si superarono a malapena i 2 casi ogni mille pazienti, l’anno successivo di poco i 4.
Merito, verosimilmente, delle mascherine e, almeno nel 2020, dei lockdown introdotti per combattere l’altra curva, quella della pandemia da coronavirus. Misure che, giocoforza, hanno avuto il loro effetto anche nel contenere l’influenza. E che, venute meno quest’anno che il vaccino ha reso meno spaventoso il Sars-CoV-2, vedono salire anche i contagi influenzali.
Tutti numeri, quelli elencati fin qui, contenuti nel Rapporto epidemiologico InfluNet, un bollettino di sorveglianza pubblicato dall’Istituto superiore di Sanità a cadenza settimanale. L’ultimo numero, uscito il 2 dicembre, riporta i dati aggiornati appunto al 27 novembre. Dati che hanno permesso a Wired di disegnare la seguente curva dei contagi.
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Come si può facilmente osservare dal grafico, la legenda è nella parte bassa (in alto a sinistra per chi leggesse da desk), la fascia di età più colpita riguarda i bambini tra 0 e 4 anni. Per questi ultimi, l’incidenza ha raggiunto i 40,79 casi ogni 1.000 persone assistite dai medici di base. Un dato superiore di tre volte rispetto alla media nazionale. Con l’aumentare dell’età, scende anche l’incidenza: tra gli over 65 nella settimana tra il 21 e il 27 novembre si è arrivati a 5,04 casi per mille pazienti.
Il bollettino InfluNet consente anche di effettuare un’analisi su base regionale. O quasi, nel senso che nell’ultimo numero mancano i dati relativi a Sardegna, Campania e Calabria. Sulla base delle informazioni presenti, Wired ha costruito la mappa sottostante.
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Di default, il grafico rappresenta il dato dell’incidenza ogni mille pazienti complessivo, ovvero non suddiviso per fasce di età. Il filtro posto nella parte bassa (in alto a sinistra per chi leggesse da desk) consente però di selezionare una delle quattro fasce di età nelle quali il report settimanale suddivide la popolazione.
E scoprire ad esempio che, tra 0 e 4 anni, la situazione più grave si registra in Alto Adige, dove i casi sono 130,6 ogni mille pazienti. Un dato pari a 10 volte la media nazionale. Più in generale, l’incidenza maggiore dei casi di influenza in questa prima fase di stagione (che si concluderà il 30 aprile, ndr) si sta registrando nelle regioni del Nord Italia. Ovviamente, per evitare di incappare nel contagio, è possibile sottoporsi al vaccino antinfluenzale.