Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
Il 27% degli intervistati afferma che le nuove tecnologie porteranno un miglioramento parziale o significativo al mondo del gaming, il 33% ai rapporti con amici e famigliari e alle attività professionali. Il 37% pensa che anche le esperienze educative e di apprendimento trarranno vantaggio dal metaverso, ma la percentuale più alta, il 44%, sostiene che a giovarne saranno soprattutto gli incontri online. Metà degli intervistati è convinta che il metaverso possa migliorare il modo di sentirsi se stessi. Mentre il 60% circa preferisce ancora partecipare ai concerti dal vivo, il 34% si dice d’accordo sul fatto che dall’esperienza immersiva del metaverso si possono imparare molte più cose sulla moda e le tendenze rispetto allo shopping dal vivo o online. Il 38% sostiene che il metaverso riesca a facilitare gli incontri rispetto alla vita reale.
Eventi, giochi, concerti e spettacoli: queste sono le attività svolte dalla maggior parte degli intervistati nel metaverso. Circa un terzo ha giocato con gli amici e ha trascorso del tempo con loro nella realtà virtuale, ha esplorato una città e ha acquistato oggetti reali. Un quarto dei casi ha assistito a un concerto o guardato un film. Solo l’8% ha frequentato la scuola a tempo parziale nel metaverso. Le attività alle quali vorrebbero partecipare in futuro del metaverso sono, per il 56% degli intervistati, quelle che portano all’acquisizione di nuove competenze, mentre il 55% vorrebbe esplorare una nuova città, il 48% vorrebbe partecipare a un evento o guardare un film, ma solo il 16% vorrebbe frequentare la scuola a tempo pieno. Minecraft e Fortnite sono i mondi virtuali più visitati dagli intervistati, circa il 15%.
Come sono gli italiani nel metaverso? Il 31% è costituito dagli entusiasti conoscitori, per lo più Millennials (tra i 27 e i 42 anni) e appartenenti alla GenX (43 – 57) con titolo di studio medio, che dichiarano di conoscere – sebbene in alcuni casi superficialmente – l’intelligenza artificiale (il 65%, contro il 51% della media totale) e la realtà virtuale (il 62%, contro il 49% del totale). Il 64% degli entusiasti conoscitori si dichiara emozionato per l’avvento delle nuove tecnologie.
Il 29% dei frequentatori del metaverso tra gli intervistati è costituito dai neofiti ottimisti, per lo più concentrati nella generazione Z, che guardano alle tecnologie immersive come a qualcosa che permetterà loro di poter partecipare anche a riunioni professionali oltre che ad attività di intrattenimento. Il 65% dichiara di conoscere l’intelligenza artificiale, mentre il 68% è convinto che le nuove tecnologie gli permetteranno di imparare qualcosa di nuovo. La percentuale più alta, il 40% è quella formata dagli scettici intimoriti: sono distribuiti in tutte le generazioni, anche se la percentuale dei genZ è molto inferiore (14%), e il 38% è costituito da esponenti della generazione X. Gli scettici intimoriti temono che il metaverso ci porterà a confondere la realtà virtuale con quella della vita di tutti i giorni, e tra gli intervistati sono quelli con una conoscenza più bassa dell’argomento.