sabato, Giugno 10, 2023

Pico 4 recensione, il visore VR che sfida Meta

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L’hardware di Pico è completo, con il chip Snapdragon Xr2 a governare il sistema con una gpu Adreno 650, 8 GB di ram, una batteria da 5300 mAh e ottiche di nuova generazione ultrapanoramiche di tipo pancake a risoluzione 4k+ (4320 x 2160 pixel) con una frequenza di 90 Hz. C’è anche l’audio integrato di tipo tridimensionale (spacial audio) e il sistema automatizzato per il distanziamento pupillare. 

I controller sono ergonomici, forse solo un po’ piccoli per chi ha mani un po’ spesse: i pulsanti e grilletti sono ben posizionati, dopo un paio d’ore ho imparato a non premere il tasto dedicato a scattare screenshot e girare video dell’azione in corso. A livello di audio, il suono spaziale tridimensionale accompagna bene l’esperienza con un effetto immersivo a 360 gradi, è possibile accoppiare cuffie via bluetooth, ma non via cavo dato che non c’è un jack da 3.5 mm. La qualità del microfono è media, un po’ ovattato. La porta usb type-c è piazzata su un lato, per una facile individuazione anche a visore indossato, per esempio per collegare alla corrente quando la batteria sta per alzare bandiera bianca ovvero solitamente dopo 2 ore di uso intensivo, un limite accettabile prima di iniziare a provare il mal di vr.

Come si gioca

A livello software, l’offerta è in crescita, ma se da un lato ci sono titoli best-seller dei rivali come Wands Alliances oppure il divertente Walkabout Mini Golf, si sente certo la mancanza di nomi grossi come per esempio Resident Evil 4 VR. Ho avuto la possibilità di provare buona parte dei giochi principali, non male quello di pesca Real Vr Fishing, decisamente immersivo, mentre quello più divertente per momenti un po’ di scarico è All-In-One Sports VR: Global che raccoglie una serie di discipline sportive dal tennis al golf, dalle freccette fino al basket e al bowling. Per quest’ultimo gioco, risulta evidente come siano ancora pochi gli utenti con questo visore perché sono riuscito solo in quattro casi a poter sfidare qualcuno in multiplayer, spesso spostandomi sui server asiatici o americani. L’interfaccia è gradevole e semplice da usare, così come il browser interno per navigare sul web e aprire portali con contenuti vr sprovvisti di app da scaricare.

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