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L’amplificatore per giradischi è una componente da non sottovalutare per godersi appieno un buon vinile in santa pace — almeno tanto quanto il giradischi stesso o le casse audio da collegare all’estremo dell’impianto. Da una parte il sorpasso effettuato ormai da tempo da parte dei vinili sui cd è la dimostrazione di quanto il suono caldo e pastoso di questo supporto sia ancora estremamente popolare. D’altro canto però, anche se molti lettori integrano piccole casse, per tirare fuori il meglio da ciascun disco è meglio investire su un impianto discreto che tenga separata ciascuna componente, restituendo all’ascoltatore un suono più pulito e libero da interferenze.
Amplificatore o preamplificatore?
Il preamplificatore e l’amplificatore per giradischi hanno il compito di potenziare il segnale in arrivo dall’apparecchio e consegnarlo agli altoparlanti già pronto o quasi pronto per essere riprodotto. La differenza tra le due tipologie di prodotto sta proprio in questo.
- Se si collega il giradischi a casse già amplificate come i normali speaker in commercio (inclusi quelli smart e/o bluetooth) allora servirà il preamplificatore, che farà da primo gradino di amplificazione.
- Se invece ci si collega a casse cosiddette passive con connessione di tipo phono e senza amplificatore interno, allora serve uno strumento che faccia tutto il lavoro separatamente: un amplificatore vero e proprio.
Le nostre scelte
I costi delle due tipologie di prodotto variano, con gli amplificatori che logicamente costano in media di più rispetto agli amplificatori. Noi abbiamo scelto tre esemplari per entrambe le categorie, spaziando in diverse fasce di prezzo per ciascuna: eccoli ordinati dal più abbordabile al più costoso, per godersi al massimo i propri vinili qualunque sia il budget a disposizione.
