martedì, Gennaio 14, 2025

Piano Piano è un racconto di formazione delicato e intenso al tempo stesso

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Il pezzo di sopraelevata troncato a pochi metri da un gruppo di palazzine è una minaccia sospesa per un piccolo gruppo di abitanti. I lavori riprenderanno, è solo una questione di tempo, e le loro case verranno sgomberate a forza e demolite. In fondo si tratta del “sacrificio” di pochi in cambio di una comodità di cui godranno molte più persone.

In quelle palazzine si svolge tutta la storia di Piano piano, il debutto al cinema di Nicola Prosatore, regista di pubblicità, branded content e serie Tv – come Wanna, la docuserie su Wanna Marchi rilasciata di recente su Netflix – che al lungometraggio è arrivato anche lui un passo alla volta, piano piano, appunto. 

Il suo secondo corto, Destinata Coniugi Lo Giglio, aveva debuttato nella sezione Alice nella città della festa del cinema di Roma dove quest’anno è stato presentato anche il film, dopo l’anteprima al festival di Locarno lo scorso agosto. Ispiratrice e coautrice della sceneggiatura è l’attrice napoletana Antonia Truppo, sua compagna nella vita. Che, alla fine degli anni Ottanta, visse un’esperienza simile, ovvero uno sfratto coatto da un palazzo per far posto allo sbocco cittadino dell’Asse mediano.

Nel film la Truppo interpreta Susi, mamma single della tredicenne Anna (la giovanissima Dominique Donnarumma, al suo primo ruolo), soprannominata (malignamente) dai vicini “principessa” perché vive in disparte, senza mescolarsi nel cortile comune agli altri ragazzini e passa le giornate a suonare le tastiere, hobby percepito come elitàrio.

In questo piccolo mondo, nel quale la criminalità organizzata non è un concetto astratto ma ha la faccia del boss della zona (Don Gennaro, interpretato da Lello Arena), e i ragazzini vengono svezzati a compiere imprese sempre più illegali, il film incrocia diversi piani narrativi.

Da un lato c’è il rapporto conflittuale tra Anna e la madre, piuttosto normale nella pre-adolescenza, ma reso più aspro dalle circostanze in cui sono costrette a vivere. Anna, che ha appena raggiunto quell’età in cui si ha fretta di crescere, di fronte ai divieti della madre reagisce con insofferenza, persino crudeltà (durante uno scontro le rinfaccia di non avere un uomo accanto perché nessuno la sopporta). Rifiuta in parte quel suo sentirsi diversa, in un certo senso migliore degli altri abitanti, perché non urla e non si dimena di fronte alle forze dell’ordine. Al contrario, Susi ha preparato per tempo i bagagli per quando arriverà il giorno di andare via. Il fatto è che, da madre, sogna per entrambe un futuro diverso ma, nella sua ingenuità, immagina che possa cominciare nel nuovo appartamento delle case popolari che verrà loro assegnato, mentre sua figlia, con maggiore lungimiranza o cinismo, è convinta che, invece, andranno a stare anche peggio. Senza contare che, anche se fa fatica ad ammetterlo persino a se stessa, Anna prova quel groviglio di sentimenti con il quale si manifestano i primi amori verso Peppino, un adolescente che vive lì e dal quale non vuole essere separata.

Un sentimento corrisposto che li avvicina un po’ alla volta, soprattutto grazie a una nuova “avventura” che cominciano a vivere di nascosto da tutti e che consiste nell’evadere ogni giorno dal cortile attraverso un buco che li porta nella campagna circostante. Ed è lì che si svolge un altro filone narrativo del film che ha al centro un uomo misterioso, detto il “mariuolo”, che vive nascosto in un capanno e al quale Peppino ha il compito di portare da mangiare.

Un personaggio che giocherà un ruolo decisivo nella crescita di questi due ragazzini uniti da un confuso rifiuto per un futuro che sembra già scritto.

Pop Up Cinema Bologna e Biografilm Festival hanno annunciato le due anteprime a Bologna il 20 dicembre di Piano Piano alla presenza del regista Nicola Prosatore e del cast: alle 19.00 al Pop Up Cinema Bristol e alle 21.00 al Pop Up Cinema Jolly.

Il film si è da poco aggiudicato il Premio “Gianni Volpi” per il miglior lungometraggio d’esordio italiano del 2022 al Sottodiciotto Film Festival & Campus e ha ottenuto la menzione della critica SNCCI al Festival Cortodorico 2022.

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