venerdì, Marzo 29, 2024

Riconoscimento facciale, una donna è stata esclusa da un concerto di Natale

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Se il riconoscimento facciale vi impedisse di assistere a un concerto? Kelly Conlon, un’avvocata statunitense, era in gita con la figlia a New York, il primo weekend di dicembre. Con il gruppo scout della ragazza, si sono recate al Radio City Music Hall, sede che ospita eventi musicali nei pressi del Rockefeller Center, per partecipare a uno spettacolo natalizio. La figlia e le altre persone del gruppo sono entrate, ma a Conlon è stato negato l’ingresso. 

Nel momento in cui è entrata nell’atrio, Conlon è stata circondata dalle guardie giurate, che le hanno immediatamente chiesto i documenti identificativi. Poco dopo è stata buttata fuori dall’edificio. Gli addetti alla sicurezza conoscevano il suo nome e lo studio per cui lavorava, ha raccontato la donna a Nbc New York

Conlon è stata identificata come persona non grata per via della sua professione, tramite un sistema automatico di riconoscimento facciale. Collabora infatti con uno studio di avvocati che è stato coinvolto in un caso contro la Msg Entertainment, una compagnia che gestisce eventi live, compresi quelli del Radio City Music Hall. Conlon non era personalmente coinvolta nel caso. Non pratica nemmeno la professione a New York. E ovviamente non rappresentava alcuna minaccia concreta per la sicurezza dell’evento. 

Un portavoce di Msg Entertainment ha spiegato che “[l’azienda] ha istituito una policy chiara che impedisce agli avvocati che stanno portando avanti un contenzioso attivo contro la società di partecipare agli eventi nelle nostre sedi fino a quando il contenzioso non sarà stato risolto”. Ha inoltre aggiunto che lo studio con il quale Conlon collabora era stato informato di questa decisione. 

Il fatto che una tecnologia di riconoscimento facciale sia in grado di stabilire l’identità e risalire a informazioni personali così velocemente, in assenza di un procedimento criminale e in assenza di una pericolo effettivo  è “terrificante”, ha detto Sam Davis, un avvocato partner dello studio dove lavora Conlon. Davis ha aggiunto che sporgerà una denuncia alle autorità competenti, per valutare se il comportamento di Msg sia in linea con le leggi dello stato e con la loro licenza per la gestione di eventi dal vivo. L’azienda continua a essere convinta di non aver violato alcuna legge. 

L’uso dei sistemi di riconoscimento facciale da parte di autorità statali e forze di polizia è ampiamente discusso da esperti di privacy, giornalisti e attivisti. Questo caso, tuttavia, mostra che l’uso di questa tecnologia da parte di aziende private è altrettanto pericoloso, e, potenzialmente, molto meno regolabile. Albert Fox Cahn, direttore del Surveillance Technology Oversight Project, ha spiegato a Gizmodo:Dare alle aziende, ai ricchi e al governo la possibilità di tracciare quasi tutti in qualsiasi momento è una ricetta per il disastro. Nessuno dovrebbe temere di essere bandito dalla vita pubblica solo perché si batte in tribunale per i diritti dei propri clienti”. 

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