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Ci sono tradizioni natalizie che si rispettano anche nell’editoria scientifica. Così, accanto alla top ten delle personalità più incisive dell’anno e delle scoperte più importanti, a Natale arriva anche lo speciale festivo del British Medical Journal, un mix di articoli, ricerche ma non solo, curiose diciamo. Il carattere principale infatti, come ricordano dalla rivista stessa, è l’originalità della ricerca o dell’articolo, chiamati comunque a rispettare criteri di vericidità e rigore. E originali alcune ricerche lo sono decisamente. Ne abbiamo selezionate alcune con cui onorare la tradizione anche quest’anno.
Biscottini di Natale
Cominciamo dai biscotti, perché siamo pur sempre a Natale e dal tè. Quando è meglio berlo, per non rischiare di bruciarsi e apprezzarne tutto il sapore, e con quale è il miglior biscotto da abbinarci? Banale direte voi, ma i biscotti non sono tutti uguali; alcuni si rompono nel giro di pochissimo dopo essere stati inzuppati, altri perdono troppo velocemente la croccantezza, alcuni sono più nutrienti di altri. Beh, test alla mano i ricercatori inglesi (un caso?), che hanno condotto lo studio nella stanza personale di un reparto chirurgico, sostengono che il tempo ottimale per bersi un tè in sicurezza e con piacere è intorno ai 6-7 minuti dopo aver versato l’acqua, qualche secondo meno se mettiamo più latte, e che il migliore tra i biscotti è quello all’avena. Se avete tempo sbirciate i test effettuati: sono deliziosi.
Il tema dei biscotti è piuttosto sentito di questi tempi. Così sempre dal Regno Unito arriva lo studio che ha cercato di stabilire un limite alla quantità di bevande e biscotti che è opportuno consumare quando sono offerte gratuitamente. Lo spunto è arrivato da un avviso (lo trovate qua) di una biblioteca ospedaliera che invitava a contenersi, per dare a tutti la possibilità di usufruire del rinfresco. Bene: il limite per le bevande si assesta poso sopra tre, per i pacchetti di biscotti poco sopra due.
Basta col carbone
È l’appello che arriva da due studenti e un pediatra in un pezzo di opinione: mettiamo al bando il carbone per i bambini cattivi. Tema più da Befana che da Natale, ma il senso, sostengono gli autori è chiaro: il carbone fa male all’ambiente, è una “punizione” ormai datata, e fa male anche al benessere dei bambini. E se proprio vogliamo dirla tutta, i bambini cattivi, tipo quelli che saltano la scuola per i Friday for Future per intendersi, stanno in realtà facendo del bene al pianeta (il conflitto di interesse degli autori, aver partecipato in prima persona alla marcia sul clima nel 2019, è dichiarato nelle note).
Alternative alla palestra
Tempo di stravizi, si sa e magari anche di pentimenti. Così magari si potrebbe essere più tentati che mai di cercare il modo di rimediare, lontano dalle tavole. Un suggerimento di come farlo arriva da un team statunitense che si sono lasciati ispirare da uno sketch dei Monty Python, “Il ministero delle camminate strambe”. Gli studiosi hanno infatti calcolato quanto queste camminate strambe costassero, i termini di dispendio energetico, scoprendo che camminare come Mr Teabag – invece che come si è soliti farlo – potrebbe aiutare a bruciare più calorie: 8 in più al minuto per gli uomini, 5 per le donne.