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Nata il 1° febbraio 1968, Lisa Marie aveva solo nove anni quando il padre Elvis Presley morì nel 1977, divenendo poi qualche anno dopo, scomparsi anche il nonno e la bisnonna, erede universale della sua immensa fortuna. La vita della donna fu un susseguirsi di eventi alcuni stravaganti, altri del tutto tragici e dolorosi. Oltre alla prematura morte del padre in tenera età, appena adolescente dovette subire anche degli abusi da parte di Michael Edwards, secondo marito della madre. Cresciuta, nel 1988 si sposò con il musicista Danny Keough, da cui ebbe due figli, Riley Keough, oggi attrice e modella, e Benjamin Storm, cantante che si è tolto la vita nel 2020. Dopo un rapido divorzio, nel 1992 Presley si riavvicinò a Michael Jackson, che aveva visto da bambina durante i suoi concerti a Graceland (la magione-parco divertimenti del padre) e che proprio in quel periodo era entrato nel ciclone delle accuse di violenze sessuali su minori: “Credevo non avesse fatto nulla di male e che fosse accusato ingiustamente e, sì, ho iniziato a innamorarmi di lui. Volevo salvarlo, sentivo di potercela fare”, disse lei.
I due si sposarono nel 1994 e divorziarono due anni dopo, ma nel frattempo Lisa Marie era riuscita a convincere il re del pop a raggiungere degli accordi privati in tribunale e iniziare un percorso di riabilitazione. Successivamente Presley frequentò e sposò nel 2002 l’attore Nicolas Cage, salvo divorziare due anni dopo, e il chitarrista e produttore musicale Michael Lockwood: sposatisi nel 2006, i due ebbero due gemelle, Harper Vivienne Ann Lockwood e Finley Aaron Love, ma divorziarono burrascosamente dieci anni dopo, con la donna che accusava il quarto marito di possesso di materiale pedopornografico. In mezzo alle varie vicende personali, Presley assieme alla madre abbracciò il culto di Scientology, anche se pare avesse lasciato l’organizzazione nel 2008, notizia prima annunciata e poi ritrattata.
Nel frattempo Lisa Marie Presley aveva coltivato anche la sua carriera musicale, sia come interprete sia come autrice. Nel 1997 realizzò il video musicale di Don’t Cry Daddy, in cui duettava col madre usando materiale di repertorio. A partire dal 2003, poi, realizzò tre album, To Whom It May Concern, Now What e Storm & Grace: nonostante avvertisse l’impossibilità di scollarsi di dosso l’immagine di figlia del re del rock, i suoi lavori vennero ben recepiti dalla critica e dal pubblico, che ne apprezzavano la voce soul e l’approccio emotivamente sfaccettato. Tornò a duettare “a distanza” con Elvis Presley poi anche in altri brani come In The Ghetto, I Love You Because e l’ultimo, nel 2018, Where No One Stands Alone. Notevole anche il suo impegno umanitario, avendo tra le altre cose fondato The Elvis Presley Charitable Foundation, che si occupa di persone senza fissa dimora e di minori in difficoltà.