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Continua il “periodo nero” di TikTok negli Stati Uniti. In questi giorni sempre più stati si stanno muovendo per bannare il social network dai dispositivi di proprietà del governo, e i politici cominciano lentamente a considerare le accuse secondo cui l’app è stata utilizzata per spiare i giornalisti statunitensi. Una situazione sempre più difficile, che ha convinto la società madre ByteDance a fare concessioni significative nel suo accordo con i funzionari governativi, pur di evitare un altro ban sul territorio statunitense.
TikTok vs Stati Uniti: l’ennesimo capitolo di una lunga storia
Sono mesi che la società sta lavorando con il Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti (CFIUS) per definire i termini di un accordo che permetta a TikTok di continuare ad essere presente nel paese. Ma dopo aver archiviato le questioni relative alle limitazioni all’accesso ai dati degli utenti statunitensi da parte del personale ByteDance con sede in Cina e all’archiviazione degli stessi, ora il problema sembra essere un altro: il reale funzionamento dell’algoritmo del social. A quanto pare, infatti, i funzionari statunitensi sono preoccupati che TikTok possa utilizzarlo per manipolare gli utenti.
Si apre così un nuovo capitolo – l’ennesimo – di questa “guerra fredda” tra ByteDance e gli Stati Uniti. Ma questa volta la società madre di TikTok sembra aver imparato dai suoi errori precedenti. E per evitare di vedere il social bannato dal territorio, sta cercando di negoziare quanto più possibile i termini del suo accordo con i funzionari governativi. Proprio di recente, infatti, ByteDance ha proposto non solo una riorganizzazioni pianificata delle operazioni negli Stati Uniti, ma anche nuove misure per la trasparenza sull’algoritmo, consentendo così una maggiore supervisione – e controllo, addirittura – da parte delle autorità.
Eppure, non è la prima volta che la società cinese avanza una proposta simile. Già nel 2020 aveva annunciato la sua volontà di aprire un nuovo centro per la trasparenza a Los Angeles, nel tentativo di prendere le distanze dalle preoccupazioni sull’interferenza del governo cinese nella sua attività. Una volontà che ora si fa necessaria, soprattutto dopo che è venuto alla luce che il team cinese di TikTok ha influenzato l’algoritmo per minimizzare le conversazioni sulle elezioni politiche statunitensi, manipolando di fatto i contenuti visti dagli utenti.
Dati i precedenti, ByteDance è con le spalle al muro. In ogni caso, una cosa è certa: TikTok cambierà, perché ByteDance non sembra disposta a rinunciare ad avere gli utenti statunitensi dalla sua parte.