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Sembra un ossimoro, eppure non lo è. Nella giornata di ieri, a Kiev, il live streaming di una conferenza stampa del Media Center Ukraine – un collettivo di organizzazioni dei media nazionali – sugli hacker russi è stato interrotto ripetutamente da un attacco informatico. “Abbiamo appena affrontato un attacco informatico alla nostra piattaforma di informazioni commesso dalla Russia”, ha dichiarato uno degli ospiti all’inizio della conferenza. “Capiamo che a loro non piace sentire la verità su questa guerra, ma non dobbiamo essere fermati. Siamo online, stiamo trasmettendo”.
Nonostante tutte le difficoltà del caso, nel corso della diretta Yurii Shchyhol – capo del Servizio Statale per le Comunicazioni Speciali e la Protezione delle Informazioni – ha portato a termine il suo intervento, ripercorrendo le tappe della “cyberguerra” che l’Ucraina è costretta a combattere da mesi. Secondo quanto ha riferito, il paese è stato colpito da ben 2194 attacchi hacker russi nel 2022, un quarto dei quali ha preso di mira direttamente le autorità governative. Tra gli altri settori colpiti dagli hacker russi ci sono stati anche quelli dell’energia, della logistica, delle telecomunicazioni e della finanza.
“Non cercano nemmeno di nascondere la loro identità. Non usano molti server proxy o alcune apparecchiature pertinenti. Sono tutti criminali di guerra e usano le loro abilità contro l’Ucraina”, ha riferito Shchyhol nel corso della conferenza, precisando che i messaggi di phishing sono stati il metodo più utilizzato per colpire il suo paese. D’altronde, non era certo un segreto che la guerra tra i due paesi si combattesse anche sul campo della sicurezza informatica. Basti pensare che il giorno prima dell’inizio della guerra, la Russia ha bloccato diversi siti Web e banche del governo ucraino, ostacolando la capacità delle persone di accedere ai propri soldi e fuggire prima dell’invasione.
Ma la Russia ha davvero dato il meglio di sé in questa cyberguerra, costringendo i fornitori di telecomunicazioni in Ucraina a lottare duramente per garantire al paese di rimanere connesso alla Rete. In questi mesi sono state sostituiti oltre 3200 chilometri di linee in fibra ottica, e investiti ben 217 milioni di dollari nello sviluppo delle reti di comunicazione. Nonostante questo, le comunicazioni con i territori occupati restano difficili, poiché i russi tendono a interromperle. E il cyberattacco alla conferenza stampa del Media Center Ukraine ne è la prova: gli hacker russi non mollano. E non sembrano intenzionati a farlo nel 2023. Secondo lo stesso Shchyhol gli attacchi informatici sono solo destinati a crescere in tutto il mondo.