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Un gruppo di ricercatori e ingegneri ha prodotto l’immagine radar del suolo lunare più dettagliata di sempre. Ritrae Tycho, un cratere di 85 chilometri di diametro situato nelle highland meridionali della Luna, e la sua immagine radar è stata ottenuta con il Green Bank Telescope e il Very Long Baseline Array statunitensi. Il risultato apre la via a una nuova generazione di sistemi radar per lo studio dei corpi planetari: non solo della Luna, ma anche per i pianeti e gli asteroidi. I risultati sorprendenti sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa della American Astronomical Society.
Astronomia radar
L’idea alla base dei radar è tanto semplice nella sua concezione quanto complessa nelle applicazioni pratiche. La luce, a qualunque frequenza (radio e microonde comprese), viaggia alla ben nota velocità di 300mila chilometri al secondo nel vuoto. Sparando quindi un fascio di luce contro un oggetto e studiando il tempo che i segnali che vengono riflessi impiegano per tornare all’antenna, è possibile ricostruire alcune proprietà del bersaglio, come la distanza, la forma, le dimensioni. Per compiere questo genere di studi vengono utilizzate in genere le onde radio, preziose per la loro capacità di viaggiare indenni attraverso l’atmosfera, le nubi, le precipitazioni, e per il basso costo energetico della produzione di luce a queste frequenze. Se puntiamo i radar verso il cielo invece che verso oggetti terrestri, la faccenda però si complica, perché il segnale inviato, e ancor più quello riflesso dal bersaglio, perde di intensità lungo la strada. Ecco perché gli studi astronomici che sfruttano i radar si possono concentrare solamente sui corpi più vicini, come appunto la Luna e gli asteroidi.