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Night of the Living Dead, l’opera prima di Romero, è il cult dei cult zombesco, una pellicola seminale che ha posto le basi di un genere diventato spropositatamente popolare ai giorni nostri. I morti viventi claudicanti e affamati di carne umana non sono vittime dei famigerati virus di più moderna concezione, bensì il risultato dell’esposizione alle radiazioni: per questo, Barbra e suo fratello, recatisi presso la tomba del padre, si ritroveranno assediati dai deceduti di fresco. Solo lei sfuggirà per rifugiarsi in una casa sperduta dove solo il coraggio di un eroico giovanotto di colore, Ben, riuscirà ad arginare l’assedio. Girato in bianco e nero, efferatissimo, feroce, scioccante e screziato – incidentalmente, secondo Romero – di temi razziali.