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Continua a crescere il numero delle vittime del terremoto di magnitudo 7.9 che alle 4.17 di lunedì 6 febbraio, ora locale, ha devastato il sud della Turchia, a pochi chilometri dal confine con la Siria, dove il bilancio dei morti è ancora più grave. L’epicentro è stato nella provincia di Gaziantep, l’ipocentro a circa 20 chilometri di profondità, e il terremoto ha colpito soprattutto le province di Adana, Malatya, Gaziantep, Diyarbakir, Hatay, Adiyaman, Osmaniye, Sanliurfa e Kahramanmaras. I morti in Turchia sarebbero per ora 284; 427 è invece il numero delle vittime in Siria, dove la catastrofe ha colpito ancora più duramente. Sono in corso le operazioni di soccorso da parte dei White Helmets, l’ong siriana, ed è stato dichiarato lo stato di emergenza nella parte nord-est del paese. Il terremoto non ha risparmiato nemmeno gli edifici di valore storico come il castello di Gaziantep e la chiesa dell’Annunciazione di Iskenderun.