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Continuano le novità sul fronte Siae-Meta. Il mancato accordo tra la Società italiana autori editori, che gestisce i diritti e le royalties di oltre 62 milioni di opere italiane e non, e l’azienda di Mark Zuckerberg, non solo ha decretato il blocco sui social network di Meta delle canzoni che fanno parte del repertorio Siae, ma anche di quelle gestite da altre società. Lo ha comunicato Soundreef, l’azienda fondata da Davide d’Atri nel 2011 a cui oggi si sono affidati per la gestione delle royalties – sia integralmente, sia in cogestione con Siae – oltre 23mila autori italiani e 46mila in tutto il mondo.
Le conseguenze del mancato accordo tra Meta e Siae si ripercuotono anche sulle altre società di collecting, anche su quelle che operano in altri paesi. Solo giovedì 16 marzo, il giorno in cui è stato reso noto il blocco del repertorio Siae sui social di Meta, Soundreef aveva rassicurato gli artisti: l’azienda avrebbe continuato a raccogliere regolarmente le royalties per i brani in sua gestione e a consegnare i proventi ai propri assistiti. È del giorno seguente, invece, venerdì 17 marzo, la notizia che nemmeno le canzoni gestite integralmente dall’azienda potranno essere inserite come accompagnamento nelle storie di Facebook e Instagram o comparire nei Reel.
Tra gli artisti italiani che negli anni sono passati a Soundreef per la gestione delle royalties, anche in cogestione con Siae, ricordiamo celebri esponenti del pop come Laura Pausini, Ultimo, Morgan, J-Ax, i Pooh, ma anche della musica classica, come Giovanni Allevi. Tra coloro che sono passati a Soundreef dall’inizio del 2023, ci sono Fabrizio Moro e Paola Turci. Anche nomi noti del rap o della trap come Marracash, Guè, Noyz Narcos, Tedua, Rkomi, Ernia, Sfera Ebbasta si sono rivolti all’azienda per la gestione dei diritti; non mancano all’appello autori storici, come Giancarlo Bigazzi, Maurizio Fabrizio, Takagi & Ketra, Federica Abbate, Athos Poma, Tony Maiello, Mario Fargetta, Gazebo, autori televisivi come quali Luca Orioli, Pierfrancesco Bellisario, Dino Ceglie, Danilo Aielli, Emiliano Branda e Filippo Lamberti, editori come Thaurus Publishing, Baraonda edizioni e le società editoriali di Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia e Stefano D’Orazio.