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Non mi è mai capitato di fare sogni lucidi, ma mi piacerebbe provare. Ogni notte le mie palpebre si fanno pesanti e la mia coscienza scivola nella dimensione onirica senza che io abbia un minimo di controllo. Da quando ho visto Inception al cinema, ormai una vita fa, sono rimasto affascinato dall’idea che i sogni, nonostante la loro natura sfuggente, si possano in qualche modo controllare. Ma che cos’è esattamente un sogno lucido? Si tratta di uno stato metacognitivo in cui si diventa consapevoli della propria esistenza all’interno di un sogno; in altre parole, a volte è possibile sfilare le redini a Morfeo e dominare quello che succede durante la fase Rem.
Rafael Pelayo, professore di medicina del sonno all’Università di Stanford, racconta che il suo fascino per gli stati onirici nasce da un indimenticabile sogno lucido fatto da adolescente: “È il tipo di esperienza che, se ti capita, sai che è vera. Se non l’hai mai vissuta, invece, difficilmente crederai che possa accadere veramente”, spiega il ricercatore. Molti esperti che abbiamo interpellato concordano sul fatto che questo stato di lucidità è raggiungibile con la pratica. Che cerchiate di fare un sogno lucido per la prima volta o che il vostro obiettivo sia aumentarne la frequenza, tenete a mente questi consigli la prossima volta che vi ritroverete nudi a una rimpatriata del liceo cercando disperatamente qualcosa con cui coprirvi (ogni riferimento a dei sogni fatti dall’autore di questo articolo è puramente casuale).
Ricordare i sogni
Per poter controllare i sogni, è necessario ricordarli. “Possiamo pensare a questa fase come alla costruzione di un repertorio di abilità che si rafforzano a vicenda – spiega Benjamin Baird, professore di ricerca presso l’Università del Texas ad Austin che si occupa di cognizione umana –. Alla base di questo processo c’è l’allenamento volto a ricordare i sogni“.
Il primo passo verso questo obiettivo è abbastanza semplice: bisogna desiderare che si verifichi. Quando siete rintanati sotto le coperte, prima di addormentarvi, concentrate la vostra volontà sul rammentare i sogni. Quando vi svegliate al mattino, invece di afferrare immediatamente lo smartphone e controllare le notifiche, prendete una penna e un block notes per fissare i ricordi e le informazioni residue che ancora vorticano nella vostra testa. “Prendete l’abitudine di svegliarvi e scrivere subito tutto ciò che vi viene in mente“, raccomanda Rebecca Robbins, docente presso l’Harvard Medical School e studiosa del sonno presso il Brigham and Women’s Hospital. Non è necessario scrivere qualcosa in particolare: basta attenersi a questo metodo. Man mano che vi abituerete a farlo, potreste iniziare a ricordare meglio i sogni.
Aumentare la consapevolezza
Dopo aver iniziato a tenere un diario sui vostri sogni, il passo successivo è quello di cercare particolari schemi o temi generali che li accomunano. Vi capita di combattere contro calamari giganti nella piazza della vostra città più volte al mese? Attraversate a tutta velocità l’Oceano Pacifico inseguiti da Zlatan Ibrahimović? Magari vi imbattete spesso in palloncini blu, o in branchi di renne, oppure in cascate al chiuso: “Quando riconoscete una di queste ripetizioni, avete un obiettivo specifico su cui focalizzare la vostra memoria“, spiega Baird. Se vi rendete conto che nei vostri sogni compare spesso un palloncino blu, la prossima volta che ne vedete uno prendetevi un attimo per cercare di capire se state dormendo. Potete farlo scoppiare?
Riconoscere la logica dei sogni
Scale che non vanno da nessuna parte. Una voragine nel pavimento del soggiorno. La lava che sgorga dalla bocca del vostro partner. Anche se può essere difficile notarlo nell’agitazione del momento, i sogni raramente seguono la logica della realtà: “Non mettiamo in dubbio la verosimiglianza di queste cose perché la parte logica del nostro cervello è meno attiva in quel frangente“, racconta Pelayo. Oltre a individuare gli schemi onirici ricorrenti, è bene sfruttare la natura dell’alterazione della realtà a proprio vantaggio. Cercate di riconoscere chiaramente l’esperienza come irreale ogni volta che un sogno inizia a superare la soglia del plausibile.
Svegliarsi presto e tornare a letto
Non riuscite ancora a raggiungere lo stato di lucidità nei vostri sogni? Baird consiglia di svegliarsi un’ora prima al mattino, di rimanere svegli per trenta minuti e di tornare immediatamente a dormire. Nel breve lasso di tempo in cui siete svegli, potete prendere appunti e concentrarvi sui vostri obiettivi: “Dopo che si è tornati a dormire, è molto più probabile fare un sogno lucido. Non ne comprendiamo a fondo i motivi, ma funziona”, sottolinea Baird. Anche se scombussolare spesso la regolarità del sonno in questo modo non è l’ideale, questo trucco può rappresentare la svolta se le altre strategie risultano infruttuose.
Leggere un libro fondamentale sul tema
Se vi interessa un’analisi più approfondita delle tecniche per indurre i sogni lucidi, leggete il libro Exploring the World of Lucid Dreaming di Stephen LaBerge e Howard Rheingold. Sebbene sia stato pubblicato ormai decenni fa e possa sembrare un po’ datato, LaBerge è stato uno dei primi studiosi a esplorare a fondo come i sogni lucidi siano in realtà una capacità che è possibile sviluppare, gettando le basi per gran parte della ricerca contemporanea in questo campo.