Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
In occasione del 30esimo anniversario, Netflix ci riporta indietro ai tragici eventi raccontati nella docuserie L’assedio di Waco, disponibile sulla piattaforma dal 22 marzo 2023. Come nel caso della serie su Jeffrey Dahmer, la vicenda, che si è conclusa con la morte di ben 82 davidiani, è realmente accaduta. Grazie ai materiali video e audio inediti, la docuserie, diretta e prodotta da Tiller Russell e divisa in tre parti, ripercorre gli eventi che hanno portato all’assedio di 51 giorni da parte delle forze dell’ordine del Mount Carmel Center, un ranch non lontano da Waco, in Texas, dove si nascondevano i membri della setta guidata da David Koresh. Ripercorriamo ora tutti i fatti che hanno portato all’epilogo della vicenda che ha lasciato con il fiato sospeso e ha sconvolto i cittadini di tutto il mondo.
Cos’è successo a Waco nel 1993
L’assedio di Waco è durato in tutto 51 giorni, dal 28 febbraio al 19 aprile 1993. Con questo termine viene indicata l’operazione della polizia federale degli Stati Uniti (Fbi) e dell’unità antiterroristica Delta Force nata con lo scopo di arrestare David Koresh, capo della setta religiosa dei davidiani, ma che poi si è conclusa con la morte di ben 82 davidiani (tra cui anche diversi bambini) in un incendio che ha interessato il ranch dove Koresh e i membri della setta si erano rifugiati.
Sospettando che gli abitanti del ranch fossero in possesso di molte armi illegalmente detenute e che all’interno della comunità fossero avvenuti abusi sessuali anche su minori in seguito ad alcune segnalazioni di un ex- membri della setta, il 28 febbraio 1993 gli agenti della Bureau Alcohol, tobacco Firearms and Explosives si erano recati a Waco per perquisire il ranch. In seguito al primo scontro armato con i membri della setta, che si è concluso con la morte di 9 persone, 4 agenti e 5 davidiani, l’arrivo dei rinforzi dalla polizia federale e l’impiego massiccio di armi e di agenti ha determinato l’inizio dell’assedio di 51 giorni che si è concluso con un incendio in cui sono morti, tra gli altri, più di 20 bambini. Il rogo è scoppiato in seguito a causa della reazione tra la benzina, presente nel ranch, e il gas lacrimogeno sparato all’interno nell’ultimo giorno dell’assedio per cercare di espugnare l’edificio. A causa del rogo è avvenuta l’esplosione di un contenitore di propano. Oltre a quelli morti nell’incendio, sono stati trovati i cadaveri di alcuni davidiani, tra cui quello di David Koresh, il capo della setta, con ferite da armi da fuoco o con armi da taglio. Dopo il tragico epilogo, la vicenda è stata al centro del dibattito pubblico per parecchio tempo, soprattutto per quanto riguarda i metodi utilizzati dagli agenti, che in alcuni casi avevano fatto ricorso anche alla privazione del sonno.
Chi sono i davidiani?
I davidiani (Branch Davidians) sono un gruppo religioso nato nel 1955 in seguito a una scissione da un movimento riformista nato dalla chiesa avventista del settimo giorno. Il movimento riformista, nato nel 1930, credeva nell’Apocalisse e nella seconda venuta di Cristo sulla terra nel giorno del giudizio. Il nome del movimento era dapprima Shepherd’s Rod, poi cambiato in Davidian Seventh- day Adventists. La scissione da questo movimento riformista è avvenuta in seguito alla morte del fondatore del movimento riformista, il bulgaro Victor Houteff, immigrato negli Stati Uniti, con la creazione del ramo Branch Davidians da parte di Benjamin Roden e dalla moglie, Lois Roden. Il nome davidiani deriva dalla volontà di ristabilire il regno di David in Israele prima dell’arrivo del giorno del giudizio. Quello che rimane dei davidiani, oggi, è un gruppo che si chiama Branch, The Lord Our Righteousness, guidato da Charles Pace, seguace di Koresh quando era ancora in vita.
Chi era David Koresh
In seguito alla morte di Benjamin Roden, è nata la disputa tra il figlio, George Roden, e la moglie, Lois Roden, per il controllo del Mount Caramel Center. George si è insediato alla guida della comunità alla morte della madre nel 1986, ma ha dovuto fare i conti con Vernon Howell (che ha cambiato il nome in David Koresh, con riferimento al re biblico David), uno dei fedeli alla madre. Ne è risultato uno scontro tra Koresh e Roden per il possesso del ranch, che si è concluso con la reclusione di Roden in un ospedale psichiatrico per aver ucciso uno dei fedeli. Koresh è così diventato il capo della comunità di Mount Carmel Center. Diceva di essere in contatto diretto con Dio, che durante l’assedio gli aveva detto di resistere e di non consegnarsi, ed era sposato con una bambina di 14 anni. Tuttavia, aveva rapporti sessuali con alcune donne all’interno della comunità che in seguito avevano dato alla luce i suoi figli.