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Italia, Polonia, Spagna, Olanda e paesi nordici. Sono queste le filiali locali che Ubisoft chiuderà in Europa, all’interno di un piano di riorganizzazione delle attività di business nel continente. La sforbiciata riguarda le divisioni commerciali e amministrativi del colosso francese dei videogiochi, non gli studi di sviluppo gaming. I licenziamenti interessano 60 persone. A darne notizia è Ubisoft stessa, in un annuncio aziendale che Wired ha ottenuto in anteprima per l’Italia. “Il gruppo Ubisoft ha riorganizzato le sue filiali europee di business per prepararle al meglio per il futuro della nostra industria, che evolve molto velocemente, e per avere un approccio più agile ed efficiente”, dichiara l’azienda.
Il piano:
Tagli europei
La riorganizzazione dell’azienda che produce titoli come Assassin’s Creed e **Prince of Persia **prevede tre hub regionali: nord Europa e Canada, Europa del sud ed Europa centrale. “Come risultato, i nostri uffici in Spagna, Italia, Paesi Bassi, Polonia e paesi nordici stanno chiudendo. Ci si aspetta che questi cambiamenti abbiano impatti su circa 60 impiegati”. Leggi: scatta il licenziamento. Wired ha anticipato la notizia della chiusura da parte di Ubisoft della sua filiale commerciale e amministrativa in Italia, con sede ad Assago, periferia sud di Milano.
All’inizio di marzo Ubisoft spa, controllata al 100% dalla multinazionale con sede a Montreuil, alle porte di Parigi, ha comunicato la cessazione definitiva delle attività della filiale commerciale in Italia, la messa in liquidazione e il conseguente licenziamento delle 14 persone impiegate. A Milano Ubisoft ha anche uno studio di sviluppo, che nel 2017 ha guidato uno dei progetti più delicati dell’azienda francese, ossia il lancio Mario+Rabbids Kingdom Battle, il titolo che fonde il mondo di Mario, uno dei pilastri della famiglia Nintendo, con quello dei Rabbids, gli irriverenti coniglietti made in Ubisoft, e che non viene toccato dalla riorganizzazione europea.
In generale la multinazionale nata nel 1986, che oggi conta 21mila dipendenti tra Francia, Europa e Canada, sta restringendo il perimetro aziendale tagliando le funzioni commerciali e amministrative, per evitare di dover intervenire sul nerbo della sua attività, ossia lo sviluppo di videogame.
Titoli e tecnologie
D’altronde a settembre 2022 ha firmato un accordo con Netflix per portare a bordo della piattaforma di streaming i suoi giochi. Netflix pianifica di lanciare 40 titoli, quasi un raddoppio dell’attuale catalogo che ne conta 55, e Ubisoft è in pole position con tre esclusive. Nelle scorse ore sono usciti trailer e data di rilascio, fissata per il 18 aprile, di Mighty Quest: Rogue Palace.