lunedì, Maggio 29, 2023

Capitale della cultura, nel 2025 sarà Agrigento

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Il verdetto tanto atteso è arrivato: Agrigento sarà la Capitale della cultura per l’anno 2025. Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali è il titolo del dossier presentato. Lo ha annunciato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nel corso della proclamazione nella Sala Spadolini del ministero. La decisione è stata presa da una commissione presieduta da Davide Maria Desario e composta da 7 esperti nella gestione di beni culturali, delle arti, della valorizzazione territoriale. La giuria viene costituita ogni anno per ogni selezione al fine di evitare conflitti di interesse. Erano in tutto 15 le città in gara per l’anno 2025, ecco quali.

Le altre città candidate

Le altre 14 città che hanno presentato la domanda per il 2025 sono Aosta che ha partecipato con Aostæ Città Plurale, Assisi (Perugia) con Assisi. Creature e creatori, Asti con Dove si coltiva la cultura, Bagnoregio (Viterbo) con Essere Ponti, la Città metropolitana di Reggio Calabria con Locride 2025. Tutta un’altra storia, Enna con Enna 2025. Il mito nel cuore, Monte Sant’Angelo (Foggia) con Monte Sant’Angelo 2025: un monte in cammino, Orvieto (Terni) con Meta meraviglia la cultura che sconfina, Otranto (Lecce) con Otranto 2025. Mosaico di Culture, Peccioli (Pisa) con ValdEra Ora. L’arte di vivere insieme, Pescina (L’Aquila) con La cultura non spopola, Roccasecca (Frosinone) con Vocazioni. La cultura e la ricerca della felicità, Spoleto (Perugia) con La cultura genera energia e, infine, Sulmona (L’Aquila) con Cultura è metamorfosi.

Dopo una prima scrematura iniziale, solo 10 città sono state scelte per la finale: Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). Le proposte delle singole città sono state presentate alla giuria il 27 e il 28 marzo a Palazzo Venezia, a Roma.

Cosa prevede il titolo

Una volta nominata Capitale della cultura, la città vincitrice ottiene un contributo statale di un milione di euro che dovrà impiegare nella valorizzare e nell’esaltazione delle sue qualità e delle caratteristiche anche attraverso iniziative e manifestazioni culturali dedicate ai cittadini e ai visitatori per un anno intero.

Quando è stato istituito il titolo

Nel 2014 Matera è stata nominata Capitale europea della cultura per l’anno 2019. Grazie al loro impegno nei progetti proposti, le 6 finaliste – Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena – erano state nominate Capitali italiane della cultura per il 2015. In seguito, la competizione annuale è stata introdotta a partire dal 2016. Oltre a quelle relative all’anno 2015, le città che finora si sono aggiudicate il titolo sono Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018, Parma nel 2020 e nel 2021, Procida nel 2022, Bergamo e Brescia nel 2023 e Pesaro nel 2024.

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