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Certamente, in passato, era molto più facile cadere preda di credenze religiose. Ma grazie allo sviluppo scientifico, alcuni trucchi possono essere facilmente svelati. È il caso della Madonna di Trevignano, le cui lacrime si è scoperto essere di sangue di maiale.
Il caso va avanti da cinque anni, da quando una statua di proprietà di una ex imprenditrice di Bracciano, vicino Roma, ha cominciato a “piangere” sangue ogni tre del mese. L’autoproclamata veggente, all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla ma conosciuta come Gisella Cardia, è stata precedentemente condannata a due anni di carcere per bancarotta, prima di trasferirsi a Trevignano. Ed è in quel momento che, dopo un pellegrinaggio a Medjugorje, ha portato con sé la statua che ha cominciato a piangere sangue.
La Madonna di Trevignano ha fatto della casa della Cardia un luogo di pellegrinaggio e portato Cardia alla notorietà televisiva, venendo invitata a diversi programmi sulle reti Mediaset. Ma con la fama, e sembra assieme ad alcune entrate economiche percepite alla donna, sono arrivati anche le indagini, aperte dalla stessa diocesi di Civita Castellana, che comprende anche Trevignango, e dalla procura di Civitavecchia, che ha messo sotto sequestro alcuni manufatti.
I risultati preliminari delle analisi ematiche condotte dagli inquirenti sui campioni di sangue prelevati dalla statua. indicano che per“consistenza, colore e densità” si tratta di sangue di maiale, come si legge su Repubblica.