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La lavatrice è uno di quegli elettrodomestici che più hanno beneficiato delle innovazioni tecnologiche per migliorare l’efficienza e l’ottimizzazione dei consumi e dei trattamenti, tuttavia rimane sempre la grande limitazione della dipendenza dagli attacchi idraulici per carico/scarico dell’acqua. Tuttavia, il progetto Eeva cerca di ovviare a questa lacuna con un lavatrice che può anche asciugare e che si basa su un design ultracompatto e sull’utilizzo di un serbatoio interno per rendere potenzialmente anche portatile la lavatrice, così da poterla spostare all’interno della casa oppure da un’abitazione a un’altra. Eeva ha debuttato sulla piattaforma di crowdfunding Indiegogo raccogliendo subito un grande consenso, quindi sarà prodotta.
La lavatrice, o meglio dire lavasciuga, smart Eeva è larga appena 60 centimetri e alta 107 centimetri e può essere piazzata ovunque dagli angoli dei bagni anche più piccoli fino nei monolocali (anche quelli spacciati come tali e affittati a prezzi gonfiati), ma anche su camper, imbarcazioni e persino all’interno di armadi. Con una forma futuristica che si allarga leggermente nella parte centrale, punta su un carico verso l’alto e accoglie un serbatoio per l’acqua accessibile comodamente da un cassettone sul fondo. Con appena 9 litri di acqua può completare un ciclo completo di lavaggio e asciugatura di un carico da 3,5 kg, assorbendo peraltro appena 0,3 kWh di elettricità. L’acqua utilizzata per il lavaggio viene poi riposta nuovamente nel serbatoio così da essere smaltita.
Terminato il lavaggio, i capi vengono poi asciugati e il ciclo completo dura 90 minuti. Eeva è naturalmente connessa e gestibile da applicazione scegliendo programmi e accedendo a consigli e utilità. C’è poi anche un display integrato per selezionare il tutto direttamente dall’elettrodomestico. È ancora possibile finanziare l’idea e poi riceverla una volta prodotta (dal prossimo ottobre) a un prezzo di circa 860 euro.