lunedì, Dicembre 4, 2023

Affitti troppo alti? Non meriti di laurearti. Parola del sindaco di Venezia

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Proviamo a fare la parafrasi delle parole di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia. Solo rigirandole se ne può infatti cogliere la violenza che vi si nasconde. Partiamo da ciò che ha dichiarato ieri in merito alle proteste studentesche e universitarie sul costo degli affitti e sulla scarsità di risorse abitative ed economiche per gli studenti fuori sede e no: “L’altro giorno viene un ragazzo da me, e mi dice ‘io ho trovato un posto letto a 700 euro. Per me son troppi’. Gli ho detto ‘tu non meriti di diventare laureato, perché se ti fai fregare 700 euro per un posto letto non meriti di diventar classe dirigente. Però bisogna saper cogliere una parte positiva, cioè la segnalazione di un malessere, di un problema“.

In altre parole, il primo cittadino di una delle più importanti città d’arte e cultura italiane ha detto a un ragazzo che non merita la laurea perché sarebbe colpevole di non aver saputo trovare una stanza a un prezzo più basso in una zona, quella di Venezia, dove la crisi è più viva che mai (e dove lo spopolamento è iniziato a dirla tutta negli anni Ottanta, ben prima del capro espiatorio Airbnb). Di più: gli ha spiegato non solo che non merita di laurearsi ma neanche di diventare “classe dirigente”. Gli ha detto, insomma: amico mio, sei un imbecille e non meriti di sostituirmi. L’autoconservazione più becera.

Non basta: Brugnaro ha costruito uno strampalato nesso logico fra l’assurdo mercato immobiliare degli affitti di breve e medio periodo, le capacità personali e dunque i diritti di una persona che probabilmente non conosceva neanche e che gli ha manifestato un problema in prima persona. Uno così, uno che apre bocca e gli dà fiato ferendo in questo modo le persone e stracciando in quattro righe diversi articoli della Costituzione dovrebbe con ogni probabilità valutare un aiuto. Almeno in termini di comunicazione.

Gaffe, l’hanno definita. No: la gaffe, recita Treccani, è un “atto, comportamento, espressione commessi o detti per goffaggine, inesperienza o anche semplice distrazione, che creano comunque imbarazzo negli altri”. Qui non c’è nessuna distrazione e nessuna inesperienza: c’è la rivelazione di un preciso pensiero di fondo. Sì, forse qualche stortura ci sarà, sembra dire Brugnaro, ma in fondo se non trovi nulla di meglio a meno di 700 euro la responsabilità è tua. Non di un mercato impazzito e di un sistema al diritto allo studio che non ti sostiene. E non è solo un problema italiano ma europeo: il diritto alla casa sta diventando un ostacolo per godere di un altro diritto, quello appunto allo studio.

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