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Diablo IV è un gioco nuovo, ma solo in parte. Vi sembrerà molto familiare se avete già provato un titolo simile. Il videogame combina elementi positivi e negativi sia della vecchia scuola e che dei giochi moderni, riproponendo gran parte di quello che fa funzionare il franchise di Diablo, come i combattimenti che ricreano fedelmente il rumore di ossa in frantumi e la coinvolgente ricerca dei bottini. L’esperienza multiplayer è fluida, supporta piattaforme diverse e permette a di far giocare insieme chiunque, indipendentemente dal livello del proprio personaggio. Si può collaborare comodamente dal proprio divano, se siete una di quelle strambe persone che ha ancora amici in carne e ossa. Il gioco include anche microtransazioni, un sistema di Battle Pass e una volontà famelica di carpire ogni secondo della vostra attenzione.
La cosa a cui Diablo IV assomiglia di più, quando tutto funziona come dovrebbe e si fonde in una nebbia rossa e confusa, è Destiny 2, il gioco che in sostanza ha perfezionato l’arte di divorare il tempo dei gamer con le attività. Pur trattandosi di un titolo molto diverso, Diablo IV segue proprio queste orme. Gli eventi per la comunità in stile Mmo permettono di unirsi senza problemi ad altri giocatori per combattere orde di nemici e abbattere boss. Non appena ne termina uno, un altro inizia nelle vicinanze. Gli eventi sono variegati e il bottino in palio è sempre allettante. Un ottimo modo per perdere ore e ore, insomma.
Courtesy of Blizzard Entertainment
Personaggi ed estetica
Si inizia il gioco personalizzando il proprio personaggio, ma si comincia quasi subito a correre per il Sanctuarium e a distruggere cose. Ci sono molte opzioni per dare un tocco individuale all’aspetto e all’equipaggiamento dell’eroe, tra cui delle skin da applicare alle armi e alle armature. Gli alberi delle abilità consentono di ottimizzare le capacità omicide, e se in un secondo momento decidete che preferite utilizzare un tipo diverso di abilità fulmine o altro, è possibile cambiare con facilità tutte le statistiche.
Le classi dei personaggi sono quanto di più classico ci possa essere per un gioco high fantasy. Il barbaro è un carro armato progettato per il combattimento corpo a corpo, il tagliagole un appassionato di attacchi rapidi e coltellate alle spalle, mentre come prevedibile il punto forte dell’incantatore sono gli incantesimi. Gli altri archetipi che sembrano ripresi direttamente da un manuale di Dungeons & Dragons sono il druido, un mutaforma con un fisico da wrestler, e il negromante, il ragazzino emo con il broncio che rimane in un angolo alle feste. Li ho provati tutti, ma devo ammettere che per la maggior parte del tempo che ho passato su Diablo IV ho vestito i panni del negromante.