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L’addio del quinto amministratore delegato in cinque anni ha fatto crollare il valore in borsa delle azioni di GameStop del 20%. A 24 ore di distanza, per la popolare società di vendita al dettaglio di videogiochi e accessori sono quindi nefasti gli effetti della cacciata di Matt Furlong, che, come riporta l’agenzia Reuters, era stato chiamato apposta per guidare l’espansione online della società di Grapevine.
Il commiato dell’ex dirigente di Amazon e la conseguente nomina del principale azionista Ryan Cohen a presidente esecutivo era arrivata il 7 giugno, in seguito alla pubblicazione degli ultimi dati di bilancio di GameStop. In particolare, come riporta Milano Finanza, da gennaio a marzo le vendite della società sono scese a quota 1,23 miliardi di dollari, 140 milioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. La perdita netta, pur migliorando rispetto a dodici mesi prima, si è attestata intorno ai 50,5 milioni, 0,17 dollari per azione. Entrambi i dati non hanno rispettato le previsioni, che vedevano le perdite per azione ferme a 0.12 dollari e le vendite complessive a quota 1,36 miliardi.
Furlong aveva iniziato a lavorare nella società di Grapevine nel giugno 2021, vivendo diversi momenti chiave degli ultimi anni, dal lancio del proprio portafoglio di criptovalute ai licenziamenti di massa dello scorso novembre. In tale occasione, lo stesso dirigente si era esposto in prima persona con il personale, spiegando come i tagli fossero un tentativo per aiutare l’azienda a lavorare in maniera più “agile”: “Dopo aver investito molto in personale, tecnologia, inventario e infrastrutture della catena di fornitura negli ultimi 18 mesi – aveva affermato – il nostro obiettivo è raggiungere una redditività sostenuta. Ciò significa eliminare i costi in eccesso e operare con un’intensa mentalità del proprietario. Tutti all’interno del gruppo devono diventare ancora più efficienti e possedere un adeguato livello di responsabilità”.