Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
Il primo vertice globale sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale si terrà nel Regno Unito nell’autunno 2023. Lo ha annunciato il primo ministro britannico, Rishi Sunak, alla vigilia del quarto incontro con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, previsto per l’8 giugno 2023, che si concentrerà proprio sui rischi posti dall’intelligenza artificiale, la loro mitigazione e lo sviluppo di queste tecnologie.
Dopo l’allarme lanciato dai maggiori esperti di intelligenza artificiale al mondo, la corsa alla regolamentazione ha cominciato ad accelerare, guidata ancora dalla pionieristica bozza di legge dell’Unione europea, l’Ai Act, che però deve ancora passare il vaglio del Consiglio europeo prima di entrare in vigore.
Nel frattempo, il Regno Unito fa leva sulla sua posizione privilegiata di terzo leader mondiale del settore, dopo Stati Uniti e Cina, con circa 50mila persone impiegate e oltre 3,7 miliardi di fatturato annuale, per gettare le basi di una partnership globale che fissi regole vantaggiose per la sua economia.
Il comunicato del governo britannico relativo al vertice si concentra infatti sulle potenzialità commerciali offerte da queste nuove tecnologie e sulla collaborazione con le principali aziende statunitensi. Solo a maggio, OpenAi e Anthropic hanno aperto nuovi uffici a Londra e OpenAi ha scelto come partner per l’integrazione tecnica l’azienda britannica Faculty.
In più, anche Palantir, gigante statunitense del settore tecnologico, ha annunciato l’apertura della sua sede europea per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale proprio nel Regno Unito, dove già impiega circa 800 persone. La collaborazione tra i due paesi si basa sia sulle regole meno severe in tema di sorveglianza e accesso ai dati personali degli utenti rispetto a quelle dell’Unione europea, sia sulla presenza, in entrambi gli stati di un’industria tecnologica valutata più di mille miliardi di dollari.
E in questi ultimi mesi, il Regno Unito si è mosso velocemente per mettere la sua impronta sulle nuove regole internazionali richieste a gran voce da esperti, dirigenti di azienda e politici, per ridurre i rischi dell’intelligenza artificiale. A maggio, Sunak ha incontrato gli amministratori delegati di OpenAi, DeepMind e Anthropic e la segretaria di stato per la Scienza e l’innovazione, Michelle Donelan, ha incontrato altri dirigenti del settore.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri, James Cleverly, ha annunciato che a luglio convocherà il primo incontro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulle opportunità e i rischi dell’intelligenza artificiale per la pace e la sicurezza internazionale, in preparazione del vertice autunnale.
Nel futuro summit, la cui data non è ancora stata definita, i leader globali discuteranno sulle regole internazionali da mettere in campo per mitigare i rischi posti dall’intelligenza artificiale, attraverso un’azione coordinata e forse un’agenzia ad hoc sul modello dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica.