venerdì, Settembre 29, 2023

Oceani e asteroidi, le nuove frontiere dell’industria mineraria

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L’estrazione di minerali preziosi è un’attività di particolare interesse economico. Economie intere si sono basate, e si basano ancora, proprio sulle estrazioni minerarie, e del resto oggi più che mai abbiamo un disperato bisogno di minerali più o meno preziosi in tutti i settori tecnologici. I numeri parlano chiaro: nel XX secolo, l’estrazione di minerali da costruzione è cresciuta di un fattore 34, quella dei minerali industriali e preziosi di un fattore 27, valori cresciuti con la popolazione globale ma anche e soprattutto con la richiesta da parte delle tecnologie. Il rovescio della medaglia è che quella mineraria è anche un’industria particolarmente impattante da vari punti di vista. Il processo di estrazione e di lavorazione dei minerali è energivoro: si stima che l’industria mineraria utilizzi circa il 6,2% dell’energia prodotta a livello globale. L’estrazione di minerali può inoltre portare a consumo di suolo, erosione, perdita di biodiversità, contaminazione dei suoli e delle acque. Infine, il controllo di miniere e risorse preziose è spesso alla base di instabilità geopolitica, proprio per via della strategicità del settore minerario nell’economia globale. Insomma, non stupisce se con una richiesta di minerali preziosi in continua crescita si inizino a pensare delle strategie atipiche ed estreme per l’estrazione di minerali, come il deep sea mining e l’asteroid mining.

La minera di rame di Bingham Canyon, la più estesa e profonda al mondoFarragutful, Wikimedia Commons

Rocce preziose in orbita

Gli asteroidi, corpi minori in orbita attorno al Sole, sono moltissimi e variegati. Ne troviamo milioni tra l’orbita di Marte e quella di Giove, nella Fascia Principale degli Asteroidi, e circa 30mila in orbita nei pressi dell’orbita terrestre (i cosiddetti asteroidi near-Earth). Questi ultimi, oltre a essere quelli più pericolosi sono anche quelli più interessanti da minare, essendo più vicini e accessibili. Molti asteroidi sono ricchi di ferro e nichel, ma alcuni presentano elevatissime concentrazioni di vari minerali preziosi, come oro, argento e platino. La ragione è semplice: la Terra e gli asteroidi sono fatti più o meno degli stessi componenti, tuttavia la maggiore massa del nostro pianeta ha portato gli elementi più pesanti a sprofondare verso il nucleo in un processo detto di differenziazione. Gli asteroidi invece sono troppo piccoli per essere differenziati, e trovare minerali più pesanti e preziosi verso la superficie non è pertanto una rarità. Per fare un esempio, un asteroide ricco di platino può contenere anche 100 grammi di platino per tonnellata: significa che un singolo asteroide di 500 metri di diametro può contenere 175 volte la quantità di platino che estraiamo a livello globale in un anno. Sono numeri che non possono non fare gola a un’umanità sempre più assetata di minerali preziosi.

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