mercoledì, Settembre 11, 2024

Instagram testa le etichette per le immagini generate dall’AI

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Nelle ultime settimane Meta sta lavorando intensamente per integrare nuove funzionalità di intelligenza artificiale generativa su Instagram. E tra queste ci sarebbero anche le etichette che permetteranno ai creator di segnalare le immagini generate utilizzando l’AI. Guardando lo screenshot condiviso dallo sviluppatore Alessandro Paluzzi sul suo account Twitter, è abbastanza evidente che nel prossimo futuro la piattaforma potrebbe etichettare questa tipologia di contenuti come “creati o modificati con l’intelligenza artificiale” o, più specificatamente, generati con il supporto di Meta AI.

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Per il momento, nonostante l’anticipazione di Paluzzi sia piuttosto chiara, Meta non ha rilasciato ancora alcun commento al riguardo. Ma questa fuga di notizie ci fa pensare che la compagnia, al pari di quanto abbiano già fatto Google o altre società di settore, sia interessata ad aiutare gli utenti a capire quando l’IA è stata utilizzata per creare contenuti. In fondo, non è certo un segreto che l’evoluzione di questa tecnologia ha messo in allarme politici e ricercatori riguardo la possibilità che questa possa incrementare la disinformazione o diventare pericolosa per le persone. Una preoccupazione verso cui Meta ha dimostrato la sua più completa sensibilità, impegnandosi ad adottare una serie di misure di sicurezza ben precise, tra cui l’aggiunta di filigrane per i contenuti generati dall’AI.

Accortezze che sembrerebbero anticipare la volontà della compagnia di integrare il proprio modello linguistico nelle piattaforme di cui è proprietaria. “Utilizzando Llama, stiamo costruendo anche una serie di nuovi prodotti che funzioneranno con tutti i nostri servizi“, ha dichiarato chiaramente Mark Zuckerberg in una chiamata trimestrale sugli utili la scorsa settimana, alludendo alle infinite potenzialità dell’AI nell’aiutare le persone a connettersi ed esprimersi: “strumenti creativi che rendono più facile e divertente condividere contenuti, agenti che fungono da assistenti, coach o che possono aiutare a interagire con aziende e creator, e altro ancora”. Insomma, l’era dell’AI di Meta sembra essere vicina. E la società non sembra intenzionata a farsi trovare impreparata.

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