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Nell’episodio 101 della quarta stagione de Le nuove avventure di Lupin III, andato in onda nel settembre 1979, il nostro protagonista incappa nel Giglio Nero, un’organizzazione segreta che ha l’obiettivo di restaurate la monarchia in Francia. Per raggiungere i propri fini occulti il gruppo di revanscisti decide perciò di incaricare Lupin di recuperare la corona fantasma della regina Maria Antonietta, che custodirebbe misteriosi poteri magici. Portata a termine la missione, Lupin si vede sottrarre il prezioso gioiello da parte di Oscar (di cui Lupin, stranamente, si era invaghito), uno dei membri del Giglio Nero che però si scopre avere mire del tutto personali. Dopo un duello tra i due, infatti, si scopre che Oscar è una dama travestita da soldato e che vuole utilizzare una pozione contenuta all’interno di un gioiello della corona per ricongiungersi con l’amato André, tramutato in pietra dal sortilegio della stessa sovrana, adirata e gelosa. Al termine dello scontro, però, Oscar, rimasta completamente nuda, beve la stessa pozione e si tramuta a sua volta in una statua.
Il tutto è molto bizzarro, perché non viene mai spiegato come Oscar possa essere sopravvissuta tutti quei secoli e soprattutto il suo destino è totalmente diverso rispetto a quello che viene raccontato nel suo suo anime (spoiler per i pochi che ancora non fossero arrivati in lacrime all’ultimo episodio di Lady Oscar: la paladina soccombe, dopo aver perso l’amato André, durante la presa della Bastiglia). La coerenza narrativa poco importa, comunque, perché la genesi di questo episodio ha davvero qualcosa di speciale: fu realizzato, infatti, dopo un concorso indetto tra gli spettatori di Lupin III per celebrare il 100esimo episodio della serie animata. Si selezionò dunque lo spunto più interessante pervenuto da parte del pubblico: uno spettatore aveva suggerito di introdurre il personaggio di Lady Oscar, mossa arguta anche perché la stessa serie animata dedicata alle vicende di Versailles sarebbe andata in onda sullo stesso canale in Giappone meno di un mese dopo (il debutto ufficiale avvenne il 10 ottobre 1979).
Due piccioni con una fava, dunque: da una parte, l’episodio conosciuto da noi in Italia come Folle amore a Versailles, è servito come astuto crossover promozionale, dall’altro è passato alla storia per essere stato l’incontro più improbabile tra due miti dell’animazione nipponica. Inutile dire, però, che da noi la fruizione di questa puntata così speciale è stata compromessa dai soliti tagli e dalle solite censure dell’edizione Mediaset, che hanno rimosso alcuni dialoghi e soprattutto le scene di nudo di Oscar. Anche il doppiaggio originale dell’anime presentava riferimenti e battute che oggi verrebbero tacciate di omotransfobia. Erano altri tempi, in ogni caso, e qui ci limitiamo a ricordare una curiosità che ancora oggi mostra come cartoni animati del calibro di Lady Oscar (e Lupin III) solletichino ancora il nostro immaginario.