venerdì, Ottobre 11, 2024

Mantide religiosa: cosa c'è da sapere e perché non dovete preoccuparvi se ne incontrate una

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Se non ti ha scelto come partner, non c’è nulla di cui avere paura. Parliamo della mantide religiosa, un insetto conosciuto molto spesso per il suo particolare, e a tratti terrificante, rituale di accoppiamento caratterizzato dal cannibalismo. Ma di che animale si tratta e perché per l’essere umano è assolutamente innocuo?

Il nome: Mantis religiosa

Partiamo dal nome. La mantide religiosa viene chiamata così perché la sua postura ricorda quella di chi è in un atteggiamento di preghiera. “Mantis”, infatti, in greco significa profeta e fa proprio riferimento alla posizione di riposo che assumono le zampe anteriori dell’insetto che, evolute per predare, sembrano delle pinze. Sono anche dette “reptanti”, conformate, appunto, per facilitare la cattura e il trattenimento delle prede, anche grazie a una serie di spine.

Dove vive

Denominata anche mantide europea, rappresenta una delle specie più comuni dei mantoidei, ordine di insetti essenzialmente tropicali e diffusi perciò principalmente nelle regioni con temperature più alte. Originarie dell’Africa, si sono largamente diffuse in Europa meridionale e Asia, arrivando poi in Nord America dove sono state identificate come specie aliene. La mantide religiosa è presente in tutto il nostro territorio, dove tuttavia si sta affermando, soprattutto nella Pianura padana, anche la Hierodula tenuidentata, una mantide gigante che arriva dall’Asia ma che, anche in questo caso, non è pericolosa per noi.

L’accoppiamento

Nelle regioni settentrionali della sua distribuzione, come spiega l’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), la mantide religiosa raggiunge solitamente lo stadio adulto in estate, mentre in quelle meridionali gli adulti, dalla livrea verde, si possono individuare in quasi tutti i mesi dell’anno, ovviamente a seconda della latitudine. L’accoppiamento, come vi abbiamo già detto, è piuttosto particolare: la femmina, dopo essere stata fecondata, comincia a mangiare il maschio partendo dalla testa. Il cannibalismo è dovuto al bisogno della femmina di proteine necessarie alla produzione di uova.

Nessuna minaccia per noi

Le mantidi religiose sono predatori con un’elevata diversità di specie, tra cui mosche, cavallette, grilli, falene, vespe, ma anche rettili e anfibi. Mimetizzandosi tra le foglie, prediligono ambienti soleggiati e principalmente con erba alta e cespugli, ma anche giardini, tollerando una moderata urbanizzazione. In particolare, questi insetti predano rimanendo immobili e, con scatti veloci, arpionano le prede, utilizzando le zampe raptatorie. Sebbene sia considerata una abile cacciatrice, la mantide religiosa non risulta assolutamente pericolosa per gli essere umani. Se infastidita può provocare leggerissimi morsi, che tuttavia non provocano né dolore né prurito e non è provvista di alcun veleno che potrebbe iniettare. È, quindi, per la nostra salute un animale assolutamente innocuo.

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