domenica, Ottobre 6, 2024

Roma, ci sono oltre 12mila bed and breakfast abusivi

Must Read

Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

Le strutture extra-alberghiere di Roma hanno fatto registrare negli ultimi quattro anni un aumento del 22%. Come riporta il Corriere della Sera, nella capitale si è passati dalle 17.940 realtà del 2019 alle 22.828 del 2023. Un dato a cui sono da aggiungere le 12.171 attività abusive come bed and breakfast (b&b) individuate dal dipartimento Turismo del Campidoglio grazie al confronto tra numeri ufficiali e annunci pubblicati sui principali portali online.

Più della metà delle strutture in regola è costituita dagli alloggi a uso turistico, pari a 12.660 unità. Seguono in ordine di diffusione le guest house (3.127, che hanno un numero limitato di camere), le case vacanza non imprenditoriali (2.755) e quelle imprenditoriali (2.693). Chiudono il cerchio le 246 case per ferie, i 16 ostelli e gli 11 ostelli della gioventù.

La crescita del numero delle strutture ricettive extra-alberghiere non ha conosciuto soste nemmeno nel corso della pandemia. A tale fenomeno ha contribuito certamente l’avvicinarsi del Giubileo del 2025, per il quale sono attesi a Roma più di trenta milioni di pellegrini. Una prospettiva che ha reso una buona opportunità per tanti di sistemare e valorizzare il proprio immobile, ma che allo stesso tempo preoccupa i residenti, che temono la desertificazione del centro storico, sito Unesco. E l’abusivismo.

Il Campidoglio ha scoperto i b&b abusivi confrontando i dati ufficiali degli alloggi registrati con quelli che sono promossi sui portali dedicati. Un bed and breakfast abusivo, di fatto, sfugge al pagamento della tassa di soggiorno richiesta dai Comuni. Roma avrebbe perso tra i 20 e i 40 milioni di euro di tasse evase, secondo le stime fornite dall’assessore comunale al Turismo, Alessandro Onorato.

Molte le lamentele dei comitati di quartiere. “La situazione è drammatica. – spiega al Corriere la presidente dell’Associazione abitanti centro storico Viviana Di CapuaI palazzi sono presi d’assalto e non si fa nulla per preservare la residenzialità, a differenza di quanto avviene in altre capitali europee. Si sta attentando alla nostra vita quotidiana e al nostro essere comunità”. “Dovrebbe essere il Comune a mettere dei paletti”, fa infine notare la presidente del comitato Vivere Trastevere Dina Nascetti. In altre città, come Milano o Firenze, i Comuni si affidano a codici collegati agli alloggi, chiedendo che li richiedano anche i portali di prenotazione, per combattere l’abusivismo. Si vedrà se sarà la strada che seguirà anche Roma.

- Advertisement -spot_img
- Advertisement -spot_img
Latest News

Meta, l'uso dei dati per la pubblicità non può essere indiscriminato

La Corte di Giustizia dell'Unione europea ha emesso una sentenza a favore dell’attivista austriaco Maximilian Schrems nella sua causa...
- Advertisement -spot_img

More Articles Like This

- Advertisement -spot_img