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Tra bolla immobiliare, crisi del sistema bancario ombra, crollo degli investimenti esteri, disoccupazione giovanile da record e storico inizio del calo demografico di storie positive da raccontare sull’economia della Cina non ce ne sono molte di recente. Un’eccezione è rappresentata da Temu, la nuova piattaforma di ecommerce che sta impazzando in Italia e in generale in larga parte dell’occidente. Il suo segreto? La promessa di prezzi bassissimi e una pubblicità aggressiva sulla rete.
Nel giro di poco più di un anno, Temu si è espansa a ritmo impressionante e a livello globale. Tanto da fissare la sua sede per gli Stati Uniti a Boston. Ma tutto è partito da Shanghai e dalla Pdd Holdings, colosso dell’economia digitale cinese che controlla anche Pinduoduo, altra piattaforma letteralmente esplosa sul mercato interno negli anni scorsi, soprattutto grazie a metodi innovativi di vendita tra cui il social commerce e il consumer-to-manufacturer. Sostanzialmente, un’originale e pioneristica commistione tra social network e piattaforma ecommerce classica. Con un focus particolare su prodotti per le province rurali della Cina.
Cosa c’è da sapere:
- Perché Temu ha prezzi così bassi
- Come TikTok e Shein, il focus di Temu è globale
- I (soliti) dubbi sulla sicurezza
Perché Temu ha prezzi così bassi
Il concept iniziale di Temu è stato quello di tagliare il ruolo degli intermediari tra venditori e acquirenti. La piattaforma consente infatti ai venditori con sede in Cina di vendere e spedire direttamente ai clienti senza dover fare affidamento sui magazzini del Paese di destinazione. Ciò consente di spingere il principale punto di forza di Temu, i prodotti a basso costo. Si arriva a selezioni che includono scarpe da corsa da uomo a meno di 10 dollari e un set di spazzole per trapano a 6 dollari. Spesso vengono proposte promozioni e sconti aggressivi per un periodo limitato di tempo.
Rispetto a Pinduoduo, il suo “successore” guarda anche o soprattutto al mercato internazionale. Intuizione vincente, visto che Temu è diventata subito tra le applicazioni più scaricate sui telefoni degli Stati Uniti. Un successo sancito e spinto ulteriormente dalla pubblicità che l’azienda si è riuscita a ritagliare durante l’ultimo Super Bowl, l’evento sportivo più seguito dell’anno negli Usa. Il messaggio veicolato dalla strategia di advertising è quella che Temu dà la possibilità ai clienti di “fare acquisti come un miliardario”. E si è poggiata, oltre all’apparizione in grandi eventi globali, sui social tradizionali come Instagram, Facebook e Snapchat. Temu ha goduto di ampia visibilità anche su TikTok. L’hashtag #temu ha più centinaia di milioni di visualizzazioni e consiste in un gran numero di “Temu hauls“, in cui gli utenti approfittano dei prezzi bassi per acquistare e disfare oggetti davanti alla telecamera. Temu ha anche aumentato il suo appeal attraverso giochi social che possono far guadagnare ai clienti crediti per i prodotti, oppure codici di riferimento per sconti e promozioni speciali.
Come TikTok e Shein, il focus di Temu è globale
Un po’ come fatto con Bytedance su TikTok, l’intenzione di Pdd Holdings è puntare sul mercato internazionale. Un modo anche per aggirare la fortissima competizione del settore in patria. La parabola di Temu ricorda non solo quella della popolarissima app di instant video, ma anche quella del fast fashion Shein. Secondo la società di ricerche di mercato Sensor Tower, negli ultimi tre mesi Temu è stata la prima app di shopping per download negli Stati Uniti, in Australia e in Germania.