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Stop a Facebook News in Germania, in Francia e nel Regno Unito. Da dicembre, nei tre paesi europei, Meta renderà non più disponibile la sezione dedicata agli editori, attraverso la quale per gli utenti del social network di Menlo Park è possibile informarsi in pochi passi su notizie locali e nazionali, partendo dall’interfaccia principale.
Lo riporta TechCrunch, specificando che per la società di Mark Zuckerberg la scelta è coerente con lo “sforzo continuo” messo in campo per “delineare meglio i nostri investimenti sui prodotti e sui servizi che le persone apprezzano di più”. Nonostante il lancio iniziale negli Stati Uniti, quello successivo nei tre paesi europei e in Australia e quello annunciato in Brasile e in India, la funzionalità sembra essere destinata a essere accantonata da Meta. In particolare, gli utenti saranno ancora in grado di visualizzare i collegamenti agli articoli e gli editori continueranno ad avere accesso agli account delle proprie testate, ma Facebook non stipulerà nuovi accordi commerciali, né offrirà innovazioni per i prodotti destinati agli editori.
Le cause
Le cause alla base della scelta della società di Menlo Park sono soprattutto due. Da un lato, nonostante la condivisione delle notizie sia sempre stata una delle colonne del social network sin dalla sua fondazione, negli ultimi anni ha rappresentato per la dirigenza un aspetto non prioritario, spostando l’attenzione dell’azienda sui creator e sui introiti da essi garantiti.
Dall’altro lato, a pesare sulla decisione di Meta potrebbero però esserci anche aspetti meramente legali. In particolare, a inizio agosto in Canada è andato in scena l’ultimo atto della battaglia tra governi e big tech, che negli ultimi tempi si è concentrata soprattutto sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Dopo la pubblicazione dell’Online news act dello scorso 18 giugno da parte dell’esecutivo guidato da Justin Trudeau, Meta aveva infatti iniziato a bloccare l’accesso ai link che contengono articoli e notizie non solo su Facebook, ma anche su Instagram.