sabato, Ottobre 5, 2024

Cina, guerra all'iPhone

Must Read

Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

Le controversie geopolitiche tra Cina e Stati Uniti gettano ombre sul lancio dell’iPhone15 previsto per il 12 settembre nella sede Apple di Cupertino, Silicon Valley. A minacciare il successo del nuovo smartphone sono l’ultima decisione presa dalla Repubblica popolare cinese in materia di sicurezza informatica interna e la recente immissione nel mercato del nuovo Huawei Mate 60 Pro.

La situazione:

  1. Una questione di sicurezza
  2. L’impatto sui mercati
  3. Il Mate 60 Pro
  4. Non tutto è perduto

Una questione di sicurezza

Pochi giorni fa il Wall Street Journal ha dato conto della decisione, da parte del governo di Pechino, di vietare l’utilizzo degli iPhone a lavoratrici e lavoratori delle agenzie governative centrali. La direttiva, che riguarda anche altri smartphone di marche straniere, è stata presentata come misura per limitare il più possibile la fuoriuscita di informazioni sensibili dal paese.

La Repubblica, inoltre, riporta come al centro di questa decisione vi siano la necessità di contrastare possibili operazioni di spionaggio attraverso apparecchiature straniere e la volontà di ridurre la sua dipendenza tecnologica da altri paesi. In ogni caso, la misura è solo l’ultimo passo di una lunga battaglia tecnologica tra Washington e Pechino. Una guerra iniziata già con Donald Trump che, oltre al blocco di Tiktok mantenuto anche da Joe Biden, aveva vietato la vendita di “apparecchiature alle aziende tecnologiche cinesi Huawei e Zte”, ricorda oggi Business Insider.

L’impatto sui mercati

A risentire in maniera particolare della notizia è stato il comparto tecnologico del mercato azionario. L’Economist spiega che, a seguito del divieto di uso di iPhone per i funzionari di governo cinese, le azioni di Apple sono crollate di oltre il 3%, mentre le aziende Qualcomm e Tsmc, che forniscono i chip alla Apple, hanno aperto la giornata con un rispettivo crollo del 7 e dell’1 per cento.

Pechino, tuttavia, rappresenta una fetta molto importante del mercato di Apple. La Cina è infatti il secondo mercato unico più grande per vendite dei prodotti dell’azienda, un posizionamento che, proprio un anno fa, ha generato il 18% delle vendite e un guadagno di 74 miliardi di dollari per Apple. Ѐ dunque possibile che questo crollo sia solo uno sbandamento temporaneo.

Il Mate 60 Pro

Nell’affare tra Pechino e Washington in cui è coinvolta la Apple, tuttavia, negli ultimi giorni è ricomparso un altro attore di grande rilievo: l’azienda cinese Huawei, che ha lanciato il Mate 60 Pro, uno smartphone che potrebbe fare diretta concorrenza al nuovo iPhone.

Il Mate 60 Pro, infatti, contiene un chip autoprodotto dalla Repubblica popolare le cui capacità hanno stupito la controparte statunitense, che si è detta pronta a indagare su eventuali aggiramenti delle sanzioni che Washington ha posto alla Cina nello sviluppo dei processori.

Non tutto è perduto

Anche se, date le premesse, il lancio del nuovo iPhone sembra compromesso, alcuni commentatori puntano sulla forza di mercato del marchio Apple, fiduciosi che questo possa superare da solo le controversie politiche tra Cina e Stati Uniti. Come scrive l’analista di eToro Gabriel Debach, infatti, anche se oggi le azioni crollano, “l’umore dei mercati potrebbe essere nuovamente persuaso” in occasione della presentazione del nuovo iPhone, un evento “diventato un punto di riferimento culturale” capace di generare “notevole interesse e attenzione da parte dei consumatori e degli investitori”.

- Advertisement -spot_img
- Advertisement -spot_img
Latest News

Meta, l'uso dei dati per la pubblicità non può essere indiscriminato

La Corte di Giustizia dell'Unione europea ha emesso una sentenza a favore dell’attivista austriaco Maximilian Schrems nella sua causa...
- Advertisement -spot_img

More Articles Like This

- Advertisement -spot_img