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Cattive notizie per ChatGpt, il celebre chatbot di intelligenza artificiale lanciato da OpenAI lo scorso novembre. Dopo un primo periodo idilliaco, il sito ha cominciato a registrare i primi cali di traffico a partire da luglio, con una diminuzione delle visite da desktop e da mobile pari al 3.2 % nel solo mese di agosto. Un dato in netto miglioramento rispetto ai due mesi precedenti, in cui si era registrato un calo di circa il 10%, ma che testimonia comunque il lento declino del chatbot. Anche il tempo trascorso dagli utenti sul sito web di ChatGpt, d’altronde, è diminuito mese dopo mese a partire da marzo, scendendo da una media di 8.7 minuti ai 7 minuti di agosto.
Nonostante questo, nei 30 giorni precedenti il sito ha registrato un leggero aumento nel numero di visitatori unici a livello globale, passando dai 180 ai 180,5 milioni di utenti. Un incremento che potrebbe ricevere una spinta importante dall’imminente ritorno degli studenti a scuola, considerando che alcuni istituti sono intenzionati ad adottarlo come strumento integrato nella didattica. Stando a quanto affermato da David F. Carr di Similarweb, la compagnia che monitora regolarmente ChatGpt e i suoi concorrenti, infatti, “gli studenti in cerca di aiuto per i compiti sembrano essere parte della storia: la percentuale di utenti più giovani del sito web è diminuita durante l’estate e ora sta iniziando a riprendersi”. Non a caso, il traffico web negli Stati Uniti è leggermente aumentato in concomitanza con la ripresa delle scuole, il che fa ben sperare riguardo una tendenza generale di miglioramento.
Al di là di tutto, c’era da aspettarsi che il chatbot non vedesse crescere la sua popolarità come era accaduto nei primi mesi dopo il lancio, quando ChatGpt ha accumulato ben 100 milioni di utenti attivi mensili. Prima del lancio di Threads, infatti, il chatbot di OpenAI si era affermato come l’applicazione consumer in più rapida crescita nel 2023. Un primato che ha perso nel corso dei mesi, ma che si augura di recuperare nel più breve tempo possibile.