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Il numero di Airbnb a breve termine disponibili a New York è sceso del 70 per cento dopo che in città è entrata in vigore una nuova legge che richiede agli operatori che offrono affitti brevi di registrare gli alloggi presso il comune. Ma nonostante le nuove regole, online si trovano ancora migliaia di annunci che potrebbero essere non conformi.
Il primo impatto
Il calo, registrato nel periodo tra il 4 agosto e il 5 settembre (il giorno in cui è entrata in vigore la legge), equivale alla scomparsa di circa 15mila annunci a breve termine dalla piattaforma. Le cifre si basano sui dati forniti da Inside Airbnb, un gruppo che si occupa dell’impatto di Airbnb sul settore abitativo.
Ad agosto, su Airbnb gli annunci relativi a sistemazioni a breve termine a New York erano circa 22mila. Il 5 settembre il numero era sceso a 6841. In alcuni casi sembra che questi annunci siano stati trasformati in affitti a lungo termine, prenotabili cioè solo per 30 giorni o più. Il numero di affitti a lungo termine è infatti aumentato di circa 11mila unità, per un totale di 32612 dal 4 agosto al 5 settembre. Secondo la nuova legge newyorkese, questa tipologia di affitto non richiede la registrazione. Inside Airbnb, inoltre, calcola che dall’entrata in vigore delle nuove regole da Airbnb siano scomparsi circa 4000 annunci in totale.
L’aumento degli affitti a lungo termine potrebbe essere la prova che la legge sta funzionando, spingendo gli host a mettere i propri appartamenti a disposizione di chi soggiorna a New York per un minimo di 30 giorni. L’obbligo di registrazione ha lo scopo di far rispettare le vecchie regole sugli affitti a breve termine nella città e arriva in un momento in cui i newyorkesi devono fare i conti con canoni d’affitto elevati e insicurezza abitativa. A questo va aggiunto che nei quartieri e negli edifici residenziali le case vacanza hanno la fama di essere una fonte di rumore, spazzatura e pericolo .
A prima vista, è impossibile capire se un alloggio su Airbnb è registrato presso il comune. Inside Airbnb ha scoperto che solo 28 affitti a breve termine a New York hanno incluso un numero di registrazione nel loro annuncio (la cui legittimità però non è immediatamente verificabile). Il numero di affitti a breve termine che Inside Airbnb ha trovato sulla piattaforma, poi, supera di gran lunga il numero di affitti registrati. In futuro però gli host saranno obbligati a mostrare i numeri di registrazione sui loro annunci. Finora il comune di New York ha ricevuto 3829 richieste di registrazione, esaminandone 896 e approvandone 290 a partire da lunedì, come riporta Christian Klossner, direttore esecutivo dell’Ufficio del sindaco di New York per l’applicazione delle leggi speciali, che supervisiona il processo di registrazione. Le domande respinte sono state 90, mentre in 516 casi sono state richieste correzioni o ulteriori informazioni.