Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
Spazio, ultima frontiera. Sono le prime tre iconiche parole che aprono gli episodi della serie classica di Star Trek, franchise nato nel 1966 dalla mente di Gene Roddenberry. Da quelle prime stagioni dall’atmosfera sci-fi decisamente vintage, il franchise si è espanso enormemente, arrivando a contare oggi 13 film, 11 serie tv di cui quattro ancora in corso e un numero incalcolabile di opere derivate, dai videogiochi ai giochi da tavolo. Pur nei limiti delle necessità narrative, uno degli aspetti che ha da sempre caratterizzato questo franchise è quello di ricercare una plausibilità scientifica per ogni suo aspetto. Non è un caso se alcune delle tecnologie che vediamo oggi nella realtà sono proprio state ispirate dalle tecnologie trekkiane o perlomeno gli somigliano. Altre, invece, nonostante gli sforzi, faticano a divenire realtà.
Comunicatori
Nel 1973 un dipendente della Motorola, Martin Cooper presentò al mondo il primo prototipo di telefono cellulare della storia. Era il Motorola DynaTAC 8000X, pesava 2 chilogrammi e di certo era uno strumento un po’ poco pratico rispetto agli smartphone di oggi. Eppure era il primo e avrebbe cambiato per sempre il modo in cui avviene la comunicazione tra gli esseri umani. Non è un mistero che Martin Cooper abbia avuto questa idea proprio guardando Star Trek, a quel tempo uscito da pochi anni, e il comunicatore usato dal Capitano Kirk per mantenersi in contatto con l’Enterprise quando arrivava sul suolo del pianeta di turno.