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Il clima, alla conferenza stampa di lancio di X Factor 2023, non è dei migliori. A pochi giorni dalla partenza della nuova edizione – la 17esima in totale e la 13esima su Sky, dove andrà in onda dal 14 settembre, anche in streaming su Now – più che del programma in sé e della musica, si parla soprattutto di uno dei giudici, Morgan, che torna dietro il bancone del talent show dopo nove anni. A fine agosto, nel corso di un battagliato concerto a Selinunte, il cantautore ha dato in escandescenze col pubblico, in particolare apostrofando uno spettatore con l’espressione “fr*cio di m*rda”. Il video del momento, piuttosto scomposto e violento, ha fatto immediatamente il giro del web scatenando la solita trafila: indignazione, commenti sguaiati, richieste di licenziamento, conseguenti scuse molto pubbliche (ma anche quelle un po’ confuse: a un certo punto Morgan ha detto di definirsi lui stesso “omosessuale”, perché ben consapevole di cosa significa essere emarginato).
In mezzo a tutto questo baccano, invece, il silenzio di Sky, che solo durante questa conferenza stampa, appunto, ha fatto sapere quale sarà il destino del controverso giudice: Morgan non solo si vedrà durante le puntate delle audition che del resto erano già state registrate prima del fattaccio, ma è confermato anche durante le puntate live che prenderanno il via il 26 ottobre (trattamento opposto a quello della sua ex Asia Argento, rimossa dai live prima ancora di una sentenza). Una decisione venuta, dicono da Sky, non solo alla luce delle scuse dello stesso artista ma anche in seguito alla sua decisione – sua, o comunque di una doverosa operazione di crisis management – di devolvere metà del suo cachet a Casa Arcobaleno, l’associazione che a Milano si occupa di gestire case rifugio per giovani LGBTQ+ che vengono cacciati di casa per via del loro orientamento o della loro identità. L’entità della cifra non è nota, ma si fa chiaramente capire che l’importo coprirà la ristrutturazione di quattro appartamenti.
Sempre Sky ribadisce che all’interno dell’azienda l’attenzione verso la diversity & inclusion è massima, con anche dei corsi destinati ad una formazione adeguata dei dipendenti. Corsi a cui a questo punto bisognerebbe invitare lo stesso Morgan, che pure durante la conferenza stampa, pur ribadendo che “le parole sono molto importanti”, scivola su espressioni improprie come “tendenze sessuali” (a rischio di essere maestrini pedanti, si dice: orientamenti sessuali e identità di genere) e si arrampica in una spiegazione arzigogolata, dicendo che quel momento è stato estrapolato dal contesto di un concerto altrimenti bellissimo, come se fosse un attenuante. Sta di fatto che Morgan resta, e quasi solo di Morgan si parla (e si vede, nelle clip di anticipazione mostrate).