sabato, Ottobre 5, 2024

iPhone 15, perché la sua intelligenza artificiale è intuitiva

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Nel 2023 i lanci di prodotti tecnologici sono diventati prevedibili: ormai non c’è dispositivo che non sia dotato di funzioni di intelligenza artificiale generativa in grado di creare testi colloquiali ma ricchi di informazioni o immagini sbalorditive. La presentazione dell’iPhone 15 di questa settimana dimostra però che Apple ha scelto di tenere fede al suo storico motto e pensare in modo diverso.

Il nuovo dispositivo monta il processore A17 Pro, un chip progettato da Apple per garantire maggiore potenza agli algoritmi di apprendimento automatico. Ma in linea generale le funzioni presentate durante l’evento di lancio di martedì 12 settembre si sono rivelate più discrete che sbalorditive. L’azienda sembra voler puntare su un’intelligenza artificiale intuitiva più che generativa, capace di entrare a far parte della vita degli utenti, migliorare difetti minori oppure offrire previsioni utili senza essere invadente. A dire il vero, già in occasione della conferenza degli sviluppatori di giugno Apple aveva optato per una linea simile, ignorando il carrozzone dell’intelligenza artificiale generativa.

AI discreta

iPhone 15 ha una nuova funzione di isolamento vocale che utilizza l’apprendimento automatico per riconoscere il suono della voce umane e attenuare il rumore di fondo durante le telefonate. Come di consueto, l’evento di lancio dei nuovi iPhone ha dedicato ampio spazio alla potenza della fotocamera e del software per il miglioramento delle immagini. Anche qui, le novità si basano sull’intelligenza artificiale, come nel caso del rilevamento automatico di persone, cani o gatti nell’inquadratura di una foto, finalizzato a raccogliere informazioni sulla profondità e aiutare a trasformare qualsiasi scatto in un ritratto.

Altri servizi basati sull’intelligenza artificiale sono in arrivo sugli ultimi modelli di iPhone attraverso il nuovo sistema operativo iOs 17, in uscita la prossima settimana. Tra questi, la trascrizione automatica dei messaggi della segreteria telefonica, che permette a un utente di vedere chi sta chiamando prima di rispondere a una telefonata, e i suggerimenti testuali predittivi più completi nella tastiera dell’iPhone. Pur senza essere scenografiche quanto un chatbot onnisciente, queste nuove funzioni semplificano la vita delle persone, che potrebbero convincersi a passare più tempo sui loro telefoni e quindi a ricorrere di più ai servizi Apple.

L’intelligenza artificiale intuitiva di Apple è all’opera anche in alcuni nuovi servizi di accessibilità. Utilizzando la funzione Point and Speak dell’app Lente d’ingrandimento, gli utenti non vedenti o ipovedenti potranno puntare la fotocamera su oggetti dotati di pulsanti, come un microonde, e fare in modo che il telefono indichi loro quale tasto stanno toccando. Dopo aver letto un testo per 15 minuti, inoltre, iOs è in grado di imitare la voce di persone affette da patologie come la Sla, che possono compromettere la capacità di parola.

Less is more

Migliorare gli smartphone con nuove funzioni rivoluzionarie è diventato difficile e, nel complesso, il lancio dell’iPhone 15 è stato deludente, sottolinea Tuong Nguyen, analista di Gartner che si occupa di tecnologie emergenti. Ma Apple è maestra nel tipo di design delle interfacce che funzionare funzioni di AI “discreta” come queste.

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