martedì, Dicembre 10, 2024

Starfield è una miniera d'oro per i meme

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Da ormai cinque anni lo YouTuber Bacon_ carica sulla piattaforma clip divertenti tratte da videogiochi, quasi sempre titoli di Bethesda Game Studios. L’ultima uscita della casa, il fantascientifico Starfield, ha regalato a Bacon_ nuovi spunti. Un breve ed esilarante video caricato una decina di giorni fa mostra un personaggio non giocante (Npc) di Starfield infilzare con un perforatore laser l’inguine di un collega, che commenta imperturbabile: “Sto solo cercando di arrivare alla fine del turno”. “Starfield è uscito, ed è chiaramente un gioco Bethesda”, è il laconico commento con cui Bacon_ accompagna il video su YouTube.

Nel settore dei videogame, le difficoltà tecniche sono inevitabili. Tuttavia, sin dall’uscita di The Elder Scrolls III: Morrowind nel 2003, Bethesda – conosciuta affettuosamente, o malignamente, anche come Bugthesda – è famosa per i suoi caotici glitch. In ogni gioco della società si nascondono immancabilmente assurdità incontrollabili. Se dovessimo trovare un personaggio che incarna perfettamente i giochi di Bethesda, la scelta ricadrebbe sull‘alieno ruba-pelle di Men in Black: uno svitato che cerca di spacciarsi per una persona normale.

Come per i mod, i meme ispirati dai giochi Bethesda sono una parte inscindibile della loro identità. Da questo punto di vista, Starfield non fa eccezione. La casa ha trascorso buona parte degli otto anni di sviluppo a testare il gigantesco sistema solare del titolo; eppure, come suggerisce una clip che riporta le dichiarazioni del creatore di videogiochi Todd Howard intervallate dai glitch di Starfield, Bethesda non può sfuggire ai suoi bug. “Questo gioco costa un centinaio di dollari”, ha commentato con disappunto un utente di Steam mentre guardava un personaggio lanciarsi a tutta velocità contro un muro. È innegabile che i sistemi alla base di Starfield siano scricchiolanti, soprattutto se consideriamo che negli ultimi due anni sono usciti giochi open world e simil-Rpg eccellenti. Ciononostante, ammetto di non riuscire a odiarlo. Anzi, apprezzo molto che nel 2023 Bethesda sia ancora se stessa. Perché, sì, i bug a volte rovinano i giochi, ma le situazioni surreali che innescano danno personalità ai titoli. È la loro aura caotica che ci attrae e ci riporta in questi mondi decenni dopo il lancio.

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