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Google Bard, l’intelligenza artificiale di Big G, non passa certo inosservata per la sua capacità di adattare le proprie risposte alle esigenze degli utenti, supportandoli nella ricerca e nelle attività professionali e non. Nonostante questo, il colosso tecnologico ha scelto di fare ancora un passo in avanti con Bard, espandendo l’accesso di alcune funzionalità – come la possibilità di caricare immagini con Google Lens o di ottenere immagini di ricerca nelle risposte – a nuove lingue e paesi, integrando l’AI con le app e i servizi Google e ottimizzando la funzione di ricerca per fornire risposte sempre più precise.
La vera novità annunciata dal colosso, infatti, è Bard Extensions, estensioni che permettono all’AI di mostrare agli utenti informazioni utili da strumenti come Gmail, Documenti, Drive, Maps, YouTube e Google Voli, anche quando queste di trovano su più app e servizi. Questo significa che se state organizzando un viaggio a Parigi, per esempio, potete chiedere a Bard di fornirvi tutte le informazioni utili al riguardo: dalla disponibilità di voli e hotel in tempo reale al percorso che vi permetterà di raggiungere il Louvre dal vostro albergo, fino ai video che vi mostrano le meraviglie parigine da non perdere. Il tutto nel pieno rispetto delle informazioni personali degli utenti. Come chiarisce il colosso, chiunque scelga di utilizzare le estensioni Workspace non vedrà i propri dati visualizzati da revisori umani o utilizzati per annunci pubblicitari personalizzati, né tanto meno inseriti tra tutte quelle informazioni che servono per addestrare Bard. In ogni caso, saranno gli utenti stessi a scegliere se – e quando – attivare le impostazioni utili per proteggere la propria privacy.
Inoltre, per riuscire a rendere l’esperienza degli utenti quanto più completa possibile Bard aggiungerà il pulsante “Google it”, che permetterà loro di accedere alle informazioni presenti in rete per verificare che i risultati di ricerca sia validi. E come se non bastasse, Google ha scelto anche di rendere più semplice l’esperienza delle conversazioni con la sua intelligenza artificiale, permettendo agli utenti di portare avanti le chat che gli vengono condivise da amici e conoscenti. Insomma, nel complesso il colosso tecnologico sembra aver messo l’acceleratore sul progetto Bard, grazie a una serie di interessanti aggiornamenti al modello PaLM 2.