domenica, Ottobre 6, 2024

Affitti brevi: come il governo vuole regolarli, alla fine

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Il disegno di legge sugli affitti brevi (che riguarda anche le piattaforme come Airbnb) presentato a inizio settembre dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè è pronto per essere trasformato in decreto legge.

Un’accelerazione “improvvisa” per Repubblica, che arriva nonostante le accese proteste di sindaci, associazioni dei proprietari di casa e costruttori. È probabile che questa accelerazione possa permettere al testo – che ha iniziato a circolare il 21 settembre – di giungere come provvedimento di emergenza al prossimo Consiglio dei ministri di lunedì 25. La ministra Santanchè, fa sapere il Il Sole 24 ore, lunedì non ci sarà, dato che nella sua agenda è prevista, per la prossima settimana, una “missione internazionale tra Cina e Corea”.

Le misure

Rispetto al testo circolato a inizio mese, oggi è possibile notare un’importante novità che riguarda i proprietari di immobili messi in affitto per finalità turistiche. Coloro i quali risulteranno proprietari di più di due case messe in affitto dovranno aprire la partita Iva per continuare l’attività.

Per il resto, tra le misure del decreto legge si ritrovano molte delle proposte presenti nella bozza di inizio settembre. Sembra infatti confermato che “la disciplina delle locazioni di immobili ad uso abitativo per finalità turistiche” passerà prima di tutto attraverso la stretta sui soggiorni di breve durata: permanenza minima di due notti nelle strutture situate nei comuni capoluoghi delle città metropolitane (mentre prima riguardava anche i comuni ad alta densità turistica). Un’eccezione è prevista solo per le famiglie con tre figli o più, alle quali sarà permessa la prenotazione per una sola notte.

Confermato anche l’obbligo, per gli affittuari, di dotarsi del codice identificativo nazionale (Cin), che va a sostituire quello regionale, attualmente in vigore e ugualmente obbligatorio. Il Cin dovrebbe essere fornito ai proprietari tramite procedura automatizzata dal ministero del Turismo. Gli affittuari dovranno anche dotare le abitazioni affittate di sistemi di sicurezza e di sistemi antincendio come previsto anche per gli alberghi.

La protesta

Continua, intanto, la protesta delle associazioni di categoria, per le quali il decreto legge sugli affitti brevi rappresenta un disincentivo ad affittare gli spazi. In polemica ormai da mesi con la ministra Santanchè, gli affittuari ribadiscono la loro contrarietà al pernottamento minimo di due notti e all’obbligo per i proprietari di inserire “dispositivi, attrezzature, avvisi e istruzioni tipici delle strutture alberghiere” nell’ambito della messa in sicurezza degli immobili. Contrarietà anche sull’obbligo di partita iva per i proprietari di più di due immobili. Una parvenza di accordo sembra invece ci sia sul Cin, che le associazioni considerano positivo “a patto che si eliminino altre registrazioni e adempimenti a livello locale”, riporta ancora il Il Sole 24 ore.

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