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È bastata un’esibizione durante la seconda puntata dei live di X Factor 2023 per riaccendere l’attenzione su Giuni Russo, cantante fin troppo spesso rimossa dalla nostra memoria: durante le audizioni andate in onda ieri sera, giovedì 21 settembre, la diciottenne palermitana Simona Bonura ha commosso i giudici esibendosi in una toccante cover de L’addio, brano scritto per Russo da Franco Battiato. Subito sui social è partito il tam tam per ritrovare la versione originale e poi da lì riscoprire un vero e proprio gioiello della canzone italiana. Famosa soprattutto per la hit del 1982 Un’estate al mare (anch’essa scritta da Battiato), Giuni Russo è stata molto, molto di più: cantautrice sperimentale, artista d’avanguardia, virtuosa del canto che spingeva ad acuti eterei e picchi che riproducevano versi naturalistici, come quelli celebri dei gabbiani.
Nata a Palermo col nome di Giuseppa Romeo il 7 settembre 1951, s’interessa fin da giovanissima alla musica, complice la sua famiglia di melomani, e già nel 1967 vince il festival di Castrocaro e l’anno successiva partecipa per la prima volta a Sanremo. Nel 1969 si trasferisce a Milano, incontrando quella che sarebbe divenuta la sua produttrice e compagna di una vita, Maria Antonietta Sisini. Dopo un primo album in inglese (Love is a Woman del 1975) ed esperienze di autrice per altri cantanti anche grazie al sodalizio con Cristiano Malgioglio, la svolta avviene nel 1980 con l’incontro con Franco Battiato: i primi brani che scrivono insieme – Una vipera sarò, Crisi metropolitana e appunto L’addio – le aprono finalmente la strada dei contratti discografici, tra cui il nuovo album, devoto alla ricerca musicale più sperimentale, Energie. Seguono lavori come Vox (tra i brani Sere d’agosto e L’oracolo di Deli) e Mediterranea ma anche un periodo burrascoso in cui avviene la rottura con la CDG, casa discografica di Caterina Caselli, rottura che la allontanerà per sempre dalle grandi major.