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Un investimento da 4 miliardi di dollari per competere con i rivali del cloud nel settore dell’intelligenza artificiale. Come riporta l’agenzia Reuters, il 25 settembre Amazon ha annunciato l’investimento in Anthropic, startup californiana fondata dagli ex dirigenti di OpenAI Dario e Daniela Amodei e specializzata nella realizzazione di sistemi di intelligenza artificiale generativa.
Come conseguenza dell’accordo, i dipendenti e i clienti cloud del colosso di Seattle otterranno un accesso anticipato alle tecnologie della società di San Francisco a supporto della loro attività. Dal canto suo, Anthropic si è impegnata a fare affidamento principalmente sui servizi cloud di Amazon, anche per gli aspetti che riguardano la formazione dei suoi futuri modelli di intelligenza artificiale: acquisterà, per esempio, grandi quantità di chip proprietari proprio da Amazon.
Pur non dichiarando di quale percentuale della startup sia entrata in possesso la società di Jeff Bezos, gli amministratori delegati della divisione cloud di Amazon e Anthropic hanno spiegato che l’investimento immediato sarà di 1,25 miliardi di dollari. Inoltre, ciascuna delle parti avrà il potere di attivare i restanti 2,75 miliardi di dollari di finanziamenti da parte di Amazon.
L’acquisizione della startup rappresenta per il colosso dell’ecommerce una risposta importante alle sfide lanciate sul mercato negli ultimi mesi da Microsoft e Alphabet, oltre a quelle dei rivali più piccoli che nel corso dell’anno hanno commercializzato o sviluppato tecnologie di intelligenza artificiale. Tutte operazioni che testimoniano quanto stia diventando stretto il legame tra le società del cloud e le startup dell’IA.
Dal 2019 a oggi, per esempio, Microsoft ha investito miliardi di dollari nella sua partnership con OpenAI, offrendo ai suoi clienti un accesso speciale a ChatGPT. Alphabet ha invece investito a maggio 450 milioni di dollari proprio nella raccolta fondi di Anthropic, realtà con cui dovrebbe continuare ad avere un rapporto anche dopo l’operazione di Amazon. Quest’ultima, alla luce del nuovo accordo, potrebbe ora veder aumentare la domanda per i chip che alimentano la tecnologia del momento: la startup di San Francisco ha infatti accettato di lavorare allo sviluppo della tecnologia per i chip di Amazon Trainium e Inferentia.