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Anche se Unity ha annullato le modifiche più eclatanti, alcuni sviluppatori sottolineano che il danno è fatto: “La volontà dimostrata, l’ansia di cambiare un accordo – arrivando persino a cancellare il loro [repository] GitHub che dichiarava che gli sviluppatori sarebbero stati vincolati solo all’accordo che avevano firmato – mina la fiducia“, afferma Brandon Sheffield, uno dei molti sviluppatori che si sono espressi sulle modifiche. Sheffield e il suo team erano tra le persone “a conoscenza di queste modifiche ben prima che venissero rese pubbliche e che si sono opposte. Sapevamo che la reazione sarebbe stata clamorosamente negativa, ma non siamo stati ascoltati“.
Nonostante il passo indietro di Unity, lo studio di Sheffield, Necrosoft Games, non utilizzerà il motore grafico della società per il suo prossimo progetto: “Semplicemente non possiamo essere sicuri che mantengano la parola data – commenta Sheffield –. Credo che abbiano danneggiato in modo irreparabile il loro brand per gli sviluppatori di giochi in generale, e la retromarcia non risolverà la situazione“.
Tradimento della comunità
Sin dal suo lancio nel 2005, l’obiettivo di Unity era quello di “democratizzare” lo sviluppo dei videogiochi rendendolo più accessibile. Nel 2018, l’amministratore delegato John Riccitiello ha affermato che Unity è utilizzato da “praticamente la metà di tutti i giochi“. Come osserva Xalavier Nelson Jr, fondatore dello sviluppatore Strange Scaffold, il motore grafico dell’azienda è uno “strumento semplice, versatile e molto potente” che consente a titoli diversi di esistere all’interno della stessa struttura. Se, come sottolinea Nelson, Unity “permette agli sviluppatori di costruire in modo modulare sistemi e flussi di lavoro completamente nuovi all’interno dello stesso motore”, altri strumenti sono molto più restrittivi.
Altri attribuiscono gran parte del fascino di Unity alla sua comunità : “Dato che Unity era un motore entry level così diffuso, ha permesso a migliaia di sviluppatori di investire il proprio tempo e le proprie energie nella creazione di documentazione, tutorial, supporto, plugin, o nella condivisione di codice, ecc. – dice Sam Barlow, creatore di Immortality e Her Story –. Non esiste un altro motore con lo stesso livello di comunità e di sostegno”. Ed è proprio questa comunità di sviluppatori a essere minacciata dalle nuove tariffe e dalla confusione che circonda la scelta dell’azienda.
