giovedì, Ottobre 10, 2024

Runa Capital si fa largo in Italia

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È pronto a farsi largo in Italia Runa Capital, fondo di venture capital con il quartier generale in Lussemburgo e radar puntati sull’Europa e negli Stati Uniti d’America. Dopo Palo Alto, Londra, Berlino e Parigi è la volta di Milano. “Puntiamo a startup in fase early stage, per entrare con un ticket tra 1 e 5 milioni di euro in round di Serie A. Il focus sul future of computing, quindi quantum, fotonica, neuromorphic computing, ma anche in open source software e B2B enterprise software”, spiega Francesco Ricciuti, l’associato di Runa Capital che gestirà il mercato italiano per il fondo.

Runa Capital, nato nel 2010, gestisce oltre 400 milioni di euro e nel suo bouquet vanta startup come Pasqal, società fondata dal premio Nobel per la fisica 2022 Alain Aspect. “Non abbiamo un budget specifico per l’Italia, ma operiamo da un unico fondo globale e seguiamo opportunità in tutto il mondo”, dice Ricciuti a Wired. Sul tavolo Runa metterà “quanto l’ecosistema riuscirà a prendersi”, in una lotta alla pari con la Francia dove sono finiti 70 milioni di euro in 5 anni. “L’idea – sottolinea – è ripetere la stessa traiettoria in Italia, considerando che il mercato italiano è indietro. Vogliamo contribuire a diversificare il mondo del venture capital nel nostro Paese perché un ecosistema forte aiuta a dare fiducia alle imprese”.

Soldi a due startup ogni mille pitch

Da investire nel mondo ci sono 150 milioni che, secondo Ricciuti, porteranno Runa a scegliere 20-30 startup. La selezione è durissima: ne passano due ogni mille pitch. “Non ci aspettiamo che l’Italia diventi subito il mercato principale, ma abbiamo fiducia di poter chiudere alcuni bei round. Il mio impegno è vedere il più alto numero possibile di startup che cercano finanziamenti. Vorrei parlare con almeno l’80% di chi ha un round in corso”, sottolinea fissando in alto l’asticella.

Un primo deal è stato già chiuso, cross border tra Italia e Germania. Runa è lead investor nel round pre-seed di Pandas AI, startup dell’Ai conversazionale per i data analysis che ha annunciato, il 26 settembre, una raccolta da 1,1 milioni di euro. La società è di Berlino, il fondatore è l’italiano Gabriele Venturi. Con Runa hanno investito anche Episod 1 e Vento, il veicolo italiano di Exor Ventures. “Guardiamo all’Europa come un unico ecosistema – sottolinea Ricciuti -. È inutile pensare a country singole altrimenti non saremo mai competitivi” (e soprattutto se paragonati a colossi come gli Stati Uniti e la Cina).

Per le startup italiane “sarà difficile finalizzare investimenti pre-seed e pre-product”, mette in chiaro Ricciuti che tuttavia non chiude le porte a eccezioni. Per candidarsi basta seguire i canali tradizionali, il primo screening lo farà lui per poi scalare la piramide di Runa. “Siamo abbastanza piccoli da fare tutto in maniera collegiale. In Italia nascono tante startup, ma l’ecosistema è troppo stretto. Bisogna essere sul territorio – chiosa Ricciuti – per non farsi scappare le idee migliori”.

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