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Le custodie FineWoven per iPhone 15 stanno causando non pochi grattacapi a Apple, con un numero considerevole di lamentele pubblicate sui vari social e forum e resi in crescita per via di una qualità ben sotto alle aspettative e un apparente deterioramento rapido della superficie del materiale. Realizzate in microtwill, queste custodie si distinguono per una trama morbida e resistente che ricorda la pelle scamosciata, ma che già dopo pochi giorni presenta segni dovuti al contatto per esempio con le unghie, con le chiavi in tasca o con altri oggetti.
Per comprendere meglio il fenomeno c’è un ottimo approfondimento di iFixit, il portale dedicato alla riparazione tech, che ha analizzato al microscopio le custodie FineWoven: a 490x si possono osservare (vedi foto sotto) le trame del tessuto con simmetrici ed eleganti di fasci di fibre ognuna da appena 6 micron, intrecciati a disegnare un motivo diagonale a 45 gradi. Quando si striscia sulla superficie in microtwill – che è un brevetto non Apple, è bene ricordare – un oggetto nemmeno così affilato, le fibre resistono bene alla rottura senza frantumarsi, ma tendono a riflettere la luce in modo differente rispetto a quelle intatte ed è per questo motivo che si creano righe e aloni vari.
iFixit ha poi testato la resistenza a liquidi vari: il caffè riesce a evaporare quasi del tutto senza lasciare tracce, mentre l’olio rimane indelebilmente impregnato e l’aceto addirittura fonde gli intrecci a livello di micron. Si è anche scoperto come il perimetro delle custodie FineWoven sia in tessuto e non in plastica, ma la resa grafica è differente per via della resina protettiva. Insomma, il materiale è di alta qualità, tuttavia gli utenti lo acquistano pensandolo come quasi indistruttibile, mentre al contrario è molto delicato a molte situazioni della vita quotidiana, quindi è bene trattare queste custodie con cura. Il suggerimento di iFixit è quello di utilizzare uno spray idrorepellente durevole da spruzzare sulla custodia nuova per aumentare molto la sua durata nel tempo, una mossa esclusa da Apple in fase produttiva per via delle nuove policy ambientaliste del brand californiano.