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Torna a salire lo spread tra i buoni del tesoro poliennali (Btp) italiani a dieci anni e i Bundesanleihen (Bund) tedeschi. Come riporta l’agenzia Ansa, il 28 settembre il differenziale ha toccato quota 200. Ma cos’è lo spread e perché è comunemente utilizzato dagli addetti ai lavori per valutare lo stato di salute delle economie nazionali?
In inglese la parola “spread” ha vari significati. Nel linguaggio finanziario, essa indica la differenza tra due grandezze economiche. Quando se ne parla relativamente ai titoli di Stato, in Europa si tende solitamente a prendere come punto di riferimento per il calcolo del differenziale il valore di quelli tedeschi. Questo perché la Germania, oltre a essere storicamente il paese più ricco del continente è anche considerato dai mercati come il più affidabile.
Tra i fattori che determinano la crescita del rendimento a breve dei titoli di Stato c’è l’aumento dei tassi delle banche centrali. Poiché la presidente della Bce Christine Lagarde ha annunciato a margine della riunione di settembre del board che i tassi rimarranno alti a lungo, anche i titoli con scadenze più lunghe stanno traendo i propri benefici.
Mentre però tutto ciò si sta verificando – considerando le premesse – per la Germania, lo stesso discorso non vale per l’Italia. Come sottolineano gli economisti, la situazione del nostro paese, certificata dalla Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef, che aggiorna le previsioni economiche e di finanza pubblica) approvata lo scorso 27 settembre dal Consiglio dei ministri, consegna infatti troppe incertezze ai mercati, legate soprattutto al deficit dovuto al superbonus e alle preoccupazioni circa la nostra capacità di realizzare tutti gli investimenti previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza.
Non vanno poi sottovalutate le conseguenze che potrebbe avere la tassazione sugli extra profitti bancari: la minore disponibilità finanziaria delle banche potrebbe far diminuire la domanda di buoni del tesoro italiani. E d’altronde anche la stessa Bce non li sta più acquistando come un tempo. Tutte gocce che fanno traboccare il vaso dello spread.